mercoledì 19 giugno 2024

LE DOMESTICHE ABITUDINI DI GIORGIO

 


                                                          Mi sembra un'abitudine star solo...




LE STRADE


Le strade le stesse


Per fare domestiche le strade

ci vogliono stagioni, anni e anni

di riandare alla rotonda e non lamento

che l'angolo di sterzo sia sempre

lo stesso, uguale la profondità dei giorni

e quella degli istanti: il cammino

non riesce ad invecchiarmi

per il solo fatto di restarmi.



                                                   ***


In questa notte di tornanti


Cosa manca in questa notte di tornanti

a sinistra, giù, dopo il cimitero,

a sinistra imboccando in discesa la collina

e pensando a tutto registrare

per fare di luci colonne sonore

alla pelle tua bianca che mi uccide,

alla notte, armistizio preferito.



                                                ***


MONTE EVANGELO


Cercavamo un posto per mangiare

e un buco, certo, dove fra odori ventosi

e collinari accoppiarci, far sera.

Più volte rivedo le ore scappate

lì dietro un tornante, al di là del versante :

e se torno sui miei passi di salite,

pomeriggi nel ritorno di passati

che raggiungo appena dopo le tre croci

quando gli attimi rallentano, quando

inchiodano al tramonto.



                                               ***


DOMESTICHE


In un parco che nessuno conosce


Con due tuttora sconosciuti

ci prendiamo le misure, le aperture

alari delle gambe; certo

è difficile naturalizzare un abbraccio,

starci dentro e vedere che succede,

se qualcosa domesticamente

conviene.



                                                ***


Versi a Claudia


Sei già nel tuo nome zoppicante,

quasi nuvola in inglese -

è come se vestissi un lutto antico

che tieni nella festa e ti trattiene.

Hai la luce che vorrebbe ma rintana,

la luce che riprego sotto cielo.

E veronica risbuchi, primavera,

miracolo di prato che fora la terra,

l'inverno interminato.


Il tuo non esserci è già caldo di te.


Se la luce su cui posso contare

è il fatuo delle lucciole stasera

e sento nella casa addizioni di silenzi,

della tua assenza ( non ascoltarti

rovistare negli armadi, ordinare

dove serve la cucina ... ),

mi prende un dolore di mancanza,

mi sembra un'abitudine

star solo.




                             Giorgio  Casali   da    Domestiche abitudini



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