Non è la nuda morte, ma letargo...
Ecco un libro che ci arriva ( Novembre 2024 ) come un'autentica e sorprendente novità a dieci anni dalla morte dell' autore. Poeta di inconfondibile fisionomia, in cui la complessità del pensiero si esprime nel segno di un costante rapporto tra il reale dell' esperienza e il senso attivo della natura. Pier Luigi Bacchini ha proseguito con incessante energia intellettuale la sua ricerca anche negli ultimi anni di vita e il frutto di questo studio ce lo rivela l' attenta e puntuale devozione del figlio Camillo che ha curato questa raccolta quanto mai ricca e variegata.
TUTTA LA VASTA RAMAGLIA
traballò, un grande universo,
a cupola,
che si scuoteva
nel suo ordine scheletrico
secondo l'insistenza elettrica d'una sega
che con quell' ininterrotto urlo, a furia
traeva fuori un turbine di schegge,
impoverendo il legno di scintille;
fuggivano soffiate come polvere
finché la torre del fusto
non precipitò con la proda. E il corpo
divenne inerme, simile a un corpo umano.
La sua tenerezza.
Quello spiro indefinibile
ormai mancava -
tutto debolezza, mite,
sull' erba.
***
MALATTIA
Vieni a sopportare ancora questa vita.
E' vita, abbiamo da fare, vieni. Piangi,
con una lieve esaltazione. Non senti
come scorre il suo respiro ?
C'è ancora tempo, qualche piacere.
E parlare di ciò che vale oltre noi,
questo nostro scoprire, la curiosità.
E non abbandonare questi lineamenti,
il tuo volto, che ancora appartiene a noi,
o pare. Tutto è concreto, e sogno assieme, è
non so, memoria. Abbi forza, ritroviamoci.
***
SOFFITTA, CANTINA
La tua faccia dietro i vetri smerigliati
poi altri vetri, ma erano specchi
fuori pioveva, mattonelle
le colpe , i corridoi - e le cellule malate
organi d' amore
da gettare nel secchio
del chirurgo. Esiste,
torna, urla nelle cantine;
e a risalire in soffitta
capelli recisi, villeggiature.
Da giovani
stavamo per ore abbracciati,
molti nodi e lacci -
radici articolate e inflessibili
già sussurrano i nostri nomi.
***
CICALE
Segmenti musicali
vibrazioni del maschio,
memoria di giacigli d'ombra
per un bacchino amoroso.
Luce
e corona agli alberi.
Fusione armonica scheggiata -
Dimostrazione erettile del suono.
Solleone assordante, ma ascoltando ascoltando
pareva più celeste il canto, un'ossessione,
la costrizione ad un unico rigo;
non era un canto in gloria,
ma una spasmodica richiesta,
una condanna corale e selettiva.
***
ACERO ROSSO
Appassimenti -
Agoniche in cieli settentrionali.
Cartacea brucia. Nel giallo,
e questa violenza
spruzza coaguli
dall' acero. E' più fresco il clima
con linee fredde.
Alianti
mani di platani che hanno le tre larghe dita
palmate
con picciòli secchi.
Non immalinconirti, non pensare: è solo
una discesa di pigmenti. Non è la nuda morte,
ma letargo. Schemi attuati.
Pier Luigi Bacchini da Staminali eterne
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