venerdì 8 novembre 2024

IL CANTO DELLA DURATA DI PETER

 


                                             Il canto della durata è una poesia d' amore...




Handke propone in questo poemetto una sua particolare ricerca del concetto di durata, l' entità che fornisce contorno a quanto ha la tendenza a dissolversi. Connessa al ripetersi degli eventi quotidiani, ma al contempo svincolata dalla permanenza in luoghi o itinerari consueti, la sensazione della durata è l' esito della fedeltà a ciò che l'individuo sente come più profondamente proprio : fedeltà al divenire di una persona, fedeltà alle piccole cose che ci accompagnano ogni giorno, fedeltà infine a determinati luoghi. La durata tuttavia non esiste a priori, bisogna cercarla, andarle incontro, trovare un punto di mai definitiva, instabile quiete. La poesia - afferma il poeta - è uno dei migliori supporti in questa ricerca interiore. Ed è dunque naturale che questo libro di meditazione filosofica sia stato scritto in versi, quasi per bussare alla porta di quella.




Il canto della durata è una poesia d'amore.

Parla di un amore al primo sguardo

seguito da molti altri sguardi.

E questo amore 

ha la sua durata non in quanto atto,

ma piuttosto in un prima e in un dopo,

dove per il diverso tempo del quando si ama

il prima era anche un dopo

e il dopo anche un prima.

Ci eravamo già uniti

prima di essere uniti,

continuavamo ad unirci

dopo esserci uniti

giacendo così per anni

fianco a fianco, il respiro nel respiro

uno accanto all' altra.

I tuoi capelli bruni si coloravano di rosso

e diventavano biondi.

Le tue cicatrici si moltiplicavano

e diventavano poi introvabili.

La tua voce tremava,

si fece ferma, sussurrava, trasaliva,

si volgeva in una cantilena,

era l'unico suono nella notte  del mondo,

taceva al mio fianco.

I tuoi capelli lisci diventarono ricci,

i tuoi occhi chiari diventarono scuri,

i tuoi denti grandi si fecero piccoli.

Sulle tue labbra tese

apparve un disegno fine e delicato,

sul mento sempre liscio

scoprii al tatto una fossetta che prima non c'era

e i nostri corpi invece di farsi male a vicenda

diventavano giocando uno solo,

mentre sulla parete della stanza

alla luce dei lampioni

si muovevano le ombre del cespugli dei giardini d' Europa,

le ombre degli alberi d' America,

le ombre degli uccelli notturni di ogni dove.



                                           ***


Sì, questo fatto dal quale con gli anni scaturisce la durata,

è di per sé poco appariscente,

non fa conto parlarne

ma è degno di essere affidato alla scrittura :

perché dovrà essere per me la cosa più importante.

Dovrà essere il mio vero amore.

E io,

affinché nascano da me i momenti della durata

e diano un'impressione al mio volto rigido

e mettano nel mio petto vuoto un cuore,

devo assolutamente esercitare

un anno dopo l'altro

il mio amore.



                                                 ***


Inutile forse dire

che la durata non nasce

dalle catastrofi di ogni giorno,

dal ripetersi delle contrarietà,

dal riaccendersi di nuovi conflitti,

dal conteggio delle vittime.

Il treno in ritardo come al solito,

l' auto che di nuovo ti schizza addosso

lo sporco di una pozzanghera,

il vigile che col dito ti fà cenno

dall' altro lato della strada, uno coi baffi

( non quello ben rasato di ieri )

la morchella che ogni anno rispunta

in un angolo diverso nel folto del giardino,

il cane del vicino che ogni mattina ti ringhia contro,

i geloni del bambini che ogni inverno

tornano a pizzicare,

quel sogno terrorizzante sempre uguale

di perdere la donna amata,

l' eterno nostro sentirci improvvisamente estranei

fra un respiro e l'altro,

lo squallore del ritorno nel tuo paese

dopo i tuoi viaggi di esplorazione del mondo,

quelle miriadi di morti anticipate

di notte prima del canto degli uccelli,

ogni giorno  la radio che racconta un attentato,

ogni giorno uno scolaro investito,

ogni giorno gli sguardi cattivi dello sconosciuto :

è vero che tutto questo non passa

- non passerà mai, non finirà mai -

ma non ha la forza della durata,

non emana il calore della durata,

non dà il conforto della durata.



                                              ***


Sulla durata non si può fare alcun affidamento :

nemmeno la persona religiosa

che va ogni giorno a messa,

neppure chi è paziente, l' artista dell' attesa,

neppure colui che ti è fedele

e che senza esitazioni sarà sempre con te,

può averne la certezza per tutta la vita.

Credo di capire

che essa diventa possibile solo

quando riesco

a restare fedele a ciò che riguarda me stesso,

quando riesco ad essere cauto,

attento, lento,

sempre del tutto presente a me stesso sino nella punta delle dita.


E qual è la cosa

a cui devo restare fedele?

Essa ti apparirà nell' affetto 

per i vivi

- per uno di loro -

e nella consapevolezza di un legame

( anche soltanto illusorio ).

E questa non è una cosa grande

particolare, non è insolita, sovrumana,

non è guerra, non è un allunaggio,

non è una scoperta, un capolavoro del secolo,

la conquista di una vetta, un volo da kamikaze :

io la condivido con altri  milioni di persone,

con il mio vicino e allo stesso tempo

con gli abitanti ai margini del mondo

dove, grazie a questo fatto comune

si crea lo stesso centro del mondo

che è qui accanto a me.



                                               ***


Restando fedele

a ciò che mi è caro e che è la cosa più

importante,

impedendo in tal maniera che si

cancelli con gli anni;

sentirò poi forse

del tutto inatteso

il brivido della durata

e ogni volta per gesti di poco conto,

nel chiudere con cautela la porta,

nello sbucciare con cura una mela,

nel varcare con attenzione la soglia,

nel chinarmi a raccogliere un filo.




              Peter  Handke  da   Canto della durata - Trad. di H. Kitzmuller




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