martedì 2 aprile 2024

LA BRUGHIERA DI ANTONIA



 

                                                                     Brughiera a primavera





BRUGHIERA


I


Accoccolato tra le pervinche

sfuggi

la furia ansante dei cavalli

e l'urlo

dei cani al sole.


Tu sei come il ramarro verde e azzurro

che del proprio rumore si spaura

e hai cari

questi ciliegi appena in fiore, quasi

senz'ombra.


Tenui 

profili di colline alle tue ciglia:

e all'orecchio

così curvo sull'erica riarsa

a quando a quando il rombo

dei puledri lanciati per la piana.



II


Con le farfalle raso terra

esitavi

al fiorire della ginestra:

e ad un tratto

enormi ali ti dà

quest'ombra trasvolante in rombo.


Ora ridi,

acciaio splendido,

all'ombroso

imbizzarrirsi dei cavalli, al pavido

balzare delle lepri fra i narcisi.



III


Indugiano 

carezze non date

fra le dita dei peschi

e gli sguardi

d'amore che mai non avemmo

s' appendono alle glicini sui ponti -


Ma il fiume

è densa furia d'acqua senza creste, nel

grembo

porta profondi visi di montagne:

e all'immenso

svolto dei boschi trova lieve il vento,

tocca le fresche nuvole

d' aprile.




                                  Antonia  Pozzi   da     Parole



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