Amo in te l'impossibile..
Quando Nazim Hikmet conobbe Vera Tulyakova, non ebbe dubbi : era lei la donna immaginaria che per diciassette anni aveva popolato i suoi sogni di carcerato. E così iniziò a farle un corteggiamento serrato che la donna tenacemente rifiutava. I due avevano trent'anni di differenza e, all'epoca, Hikmet era già al suo terzo matrimonio mentre lei non voleva diventare un'altra delle sue conquiste. Lui però non mollava: le inviava fiori e poesie e sembrava avere la capacità di materializzarsi dovunque lei si trovasse. Vera era il suo tormento, la sua ossessione, ma anche la sua musa ispiratrice, qualcosa di cui lui non poteva fare a meno. Nel 1960 Nazim e Vera si sposarono, ma il matrimonio purtroppo ebbe vita breve per i problemi cardiaci di lui : il suo cuore faceva le bizze proprio nel momento in cui avrebbe dovuto essere risanato dall'amore. Vera aveva solo trentun anni quando Nazim morì, il 3 giugno del 1963. Dopo la sua morte, ella si recava ogni giorno sulla sua tomba per cercare di lenire il dolore della perdita e, non potendo più parlare con lui, Vera decise di raccogliere in un libro le conversazioni con l'amato ( Bahtiyar of Nazim ) perché le loro parole non andassero perdute e perché rimanesse una traccia del loro amore.
AMO IN TE
Amo in te
l'avventura della nave
che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori
delle grandi scoperte
amo in te le cose
lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi
come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato
infuriato
ho la passione del
cacciatore
per mordere nella tua
carne.
amo in te l'impossibile
ma non la
disperazione.
Nazim Hikmet
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