martedì 21 febbraio 2023

E ANCORA TI PARLO... ( dice Bruno )




                                                                      Che cosa è vivo in me...





E alla fine del viaggio coincidi

con la tua sorte.

La salvezza non è nella mente

ma nell'oscuro abbandono

del te stesso vero

alla luce che ti avvolge

e sopravviene a svelarti.



                                                         ***

Busso, infinitamente busso

ma il pensiero gira su se stesso:

e sono ipotesi,

bacini d'ombra

giorni come foglie

nodi inestricabili dell' essere.

E il tuo citofono è muto

davanti alla mia voce.



                                               ***


Traducimi tu l'imperfetto dei giorni,

quella corsa nei prati dove sorrido bambino

e quel fuoco acceso da un'estate infinita;

quel movimento dei visi fissati

per sempre in uno sguardo

e gli attimi le cesure le derive -

Che cosa è vivo in me

che cosa è morto?

E dove sono i nessi

che il pensiero cerca sulla fronte?


Poi anche l'oggi traducimi

tutto il precipitare degli occhi

negli orizzonti persi.



                   Bruno Piccinini    E ancora ti parlo



2 commenti:

  1. Ah, saper coniugare l'imperfetto dei giorni! Sentirne ancora il forte legame prima che sprofondino nell'oscurità del passato remoto.
    Belle poesie, grazie Frida.

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  2. Versi come " traducimi tutto il precipitare dagli occhi ..." svelano il senso doloroso della vita, come sottolinei anche tu attraverso " " L'imperfetto dei giorni"....
    E' proprio vero ( come sottolineava un lettore di recente ) " che la poesia dice troppo in troppo poco tempo..."

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