(...) Il pericolo esiste, effettivamente. Ma il tragico è come
dissimulato in questo luogo - il lago per l'appunto - che è nel
contempo un altrove e la sua negazione, il sogno di una fuga e
il suo impedimento. Sulla riva - il protagonista lo sa - sono tutti
lì a pregare : " me ciàpen per un matt che veul dumà negà...
( mi prendono per un matto che vuole solo annegare ...).
Perseguendo il suo obiettivo, lui si lascia, vuole lasciarsi
trasportare dal vento:" la spùnda la ciàma, ma la barca la và.."
( la sponda chiama, ma la barca va...). E finalmente il
protagonista è con la sua barca in mezzo al temporale :" tui-
vess foe di ball che a me me piaa inscé..." ( toglietevi dalle
scatole che a me piace così ...). Lontano dalla riva, in balìa dei
venti e delle onde, in preda alle forze di madre natura, il
protagonista sembra un bambino felice di farsi cullare da
questo movimento. Quel che mette paura conserva al suo
interno un cuore familiare, mitico e agognato in cui perdersi,
dove leopardianamente o - anche il naufragare - è dolce.
Quest'acqua di lago - da una sospettosa diffidenza - spalanca
le sue porte e il suo grembo a un'accoglienza - in definitiva -
non meno preoccupante. Un'inquietante estraneità, direbbe
Freud. L' alterità, l'imprevedibilità si rovescia nel simile, nel
ricercato. E l'acqua corrobora immagini regressive di
natalità, di un luogo nostalgico al quale tornare, ma dove,
trascinato fatalisticamente da quegli stessi movimenti, è facile
perdersi, addormentarsi, scivolare nell'eterno non nato come
Pinocchio o Jona nel ventre della balena. Il lago e le sue acque
così care ai romantici, sembrano fatti apposta per incarnare
una malinconia soffusa e claustrofobica che forse vorrebbe, che
forse ambirebbe a qualcosa che nemmeno lei stessa saprebbe
indicare con precisione..Una sensazione che , in " Akuaduulza"
come in " Brèva e Tivàn " l'incedere della melodia, quasi
strascicato e stanco , consegna all'ascoltatore. (...)
Angelo Villa da Pink Freud ( Psicoanalisi della canzone d'autore da Bob Dylan a Van De sfroos "
la spùnda la ciàma ma la barca la và...
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