mercoledì 20 dicembre 2017
FAR WEB 3
(...) Lo scopo di questo libro non è quello di risolvere un problema
complesso e pieno di risvolti etici, giuridici, sociali, politici e
tecnologici, ma è piuttosto quello di mettere in luce, di
osservare un fenomeno e le sue sfaccettature senza pregiudizi,
descrivendolo attraverso numeri, opinioni e storie significative.
Il nostro sarà più un racconto che un'analisi, un invito alla
riflessione più che un manuale dogmatico. Senza dimenticare
che i social network - pur con le loro derive - sono uno
strumento prezioso. E che - pertanto - non si possono
criminalizzare a cuor leggero, senza aver fatto a monte un
doveroso bilancio fra vantaggi e svantaggi.
Però, prima di tirare le somme, tenteremo di capire perché
tanti individui facciano un uso distorto dei social media; perché
molti vivano online una sorta di riconfigurazione della
personalità che li rende disinvoltamente offensivi, oltraggiosi
e violenti; perché - in Rete - si sfoghino con tanta
disinvoltura odio, rabbia, invidia e frustrazioni. Ma nel nostro
approccio all' hating occorre smarcarci subito da un possibile
equivoco.
In queste pagine non si vuole condannare il diritto all'odio.
Tutt' altro: odiare è legittimo, comprensibile e talvolta
necessario. Ma anche l'odio deve essere consapevole: non può
alimentarsi di bufale, di post - verità o di pre- bugie. Non può
trasformarsi in diffamazione. Non può avere derive
discriminatorie o razziste. Non può essere gratuito o fine a se
stesso. L' odio è un sentimento troppo nobile per essere
lasciato appannaggio del primo cretino di turno. (...)
Matteo Grandi da Far Web ( Odio, bufale e bullismo. Il lato oscuro dei social )
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