(...) Nel 1920 in Germania, uno psichiatra, Alfred Hoche, e un
giurista, Karl Binding, pubblicarono un libretto intitolato Il
permesso di annientare vite indegne di essere vissute.
Erano un medico e un giudice.
Un medico e un giudice.
Il libretto non passa inosservato, anzi, provoca adesioni e
rifiuti e diventa un caso.
E' in questo libro che trova il fondamento medico e giuridico
del concetto di Ausmerzen :
della soppressione dei deboli;
dei parassiti del popolo;
dei nemici dello Stato;
dei mangiatori inutili;
delle vite senza valore;
dell'esistenza- zavorra.
Sono solo alcune delle parole che vengono usate nel dibattito.
Sono in molti a sposare le nuove teorie e ciò accade
contemporaneamente in molto paesi, più nel mondo protestante
che in quello cattolico.
Ognuna di queste teorie è diversa, ma la logica che le governa
appare sempre ispirata agli stessi principi.
E' una vera ideologia scientifica di cui anche le democrazie
benestanti hanno a lungo sentito il richiamo e che nel tempo ha
contagiato sia i conservatori che i socialdemocratici.
Perché stupirsi - dunque - se piaceva anche ai nazisti.
Sono gli anni della Repubblica di Weimar: i nazisti sono
ancora pochi e non contano, ma in Germania si fondano centri
di ricerca sull'eugenetica. Il più prestigioso sorge a Monaco
nel '18 e nel 1924 prenderà il nome di Kaiser-Wilhelm-
Institut fur Psychiatrie e dal 1931 sarà diretto proprio dallo
psichiatra svizzero Ernst Rudin.
L' istituto sarà finanziato dalla fondazione Rockefeller fino al
1935.
La medicina tedesca è all'avanguardia, è di eccellenza
mondiale. (...).
Marco Paolini da Ausmerzen ( Vite indegne di essere vissute )
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