mercoledì 20 dicembre 2017
FAR WEB 1
(...) Sul fatto che oggi l'odio divampi online, e insieme all'odio tutta
una serie di derive - che vanno dalla discriminazione alla
misoginia, dall'istigazione alla violenza all'omofobia, dalla
creazione di gruppi chiusi in cui vengono fatte circolare
immagini di donne ignare sotto alle quali orde di maschi
allupati vomitano commenti della peggior specie fino alla
piaga del revenge porn, ovvero la messa online a scopo di
vendetta di immagini intime della propria ex - ci sono pochi
dubbi. Sul fatto poi che i social media siano diventati una
valvola di sfogo in cui vengono scaricate rabbie e frustrazioni
di ogni sorta, in cui le persone insultano con disarmante
disinvoltura politici, sportivi, personaggi pubblici o emeriti
sconosciuti che hanno la sola colpa di avere opinioni diverse,
c'è ben poco da obiettare. Sul fatto - infine - che le fake news
stiano intossicando il dibattito civile a suon di falsità dal
retrogusto razzista, discriminatorio e antiscientifico, non vi è
ombra di dubbio.
E a fare da collante ai tasselli di questa cloaca virtuale c'è una
clamorosa falsa percezione, figlia di superficialità e mancanza
di cultura digitale: l'idea diffusa in gran parte degli utenti,
secondo la quale la rete sarebbe una zona franca, un Far Web
in cui non esistono regole, in cui vale tutto, in cui vige l'
impunità e dove è molto più pratico farsi giustizia da sé.
Questa illusione contribuisce troppo spesso a far saltare i freni
inibitori e a trasformare la libertà di pensiero in libertà di
insulto . (...)
Matteo Grandi da Far Web ( Odio, bufale, bullismo. Il lato oscuro dei social )
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