lunedì 13 marzo 2017

IL SOGNO ROMANTICO



(...) Non avevo mai compreso quanto fossi profondamente
      dipendente e condizionato a credere nel sogno romantico.
      Pensavo che, essendo un ricercatore spirituale " evoluto",
      questo schema non mi appartenesse. Non stavo cercando la mia
      principessa. Ma quando cominciai il lavoro sulla
      co- dipendenza, realizzai quanto mi stessi prendendo in giro.
      Diedi alla mia ricerca una parvenza di spiritualità: stavo
      cercando l' " anima gemella". Non so se le anime gemelle
      esistano davvero - per me questo concetto era proprio
      romanticismo glorificato. Cominciavo ogni nuova relazione
      aspettandomi di aver trovato finalmente la donna che mi stava
      aspettando. E per un po' sembrava proprio fosse così. Ma alla
      fine, quando cominciavano a manifestarsi conflitti e
      frustrazioni, la delusione e la disillusione arrivavano puntuali.
      E allora, piuttosto che riconoscere che dovevo confrontarmi
      con qualcosa dentro di me, davo la colpa all'altra persona
      perché non soddisfaceva le mie aspettative.
      E' sin dalla nostra infanzia che questo sogno ci seduce con
      incantevoli fiabe. Il suo messaggio è : " C'è uno splendido
      principe o principessa e quando lo troverai, tutti i tuoi sogni
      si avvereranno". A un livello più profondo, quello che la voce
      diceva era:" Una volta che avrai trovato la persona giusta, i
      tuoi dolori e la tua solitudine finiranno. Questa persona giusta
      ti comprenderà e ti amerà profondamente, ricoprendoti di
      sostegno, rispetto e sensibilità".
      In un'altra versione, altrettanto dannosa, la voce dice:" I
      problemi significano che non siamo compatibili l'uno con
      l'altra e tu non sei insieme alla persona giusta. Discutere,
      litigare e cercare di risolvere la questione, è una perdita di
      tempo e di energia. Non c'è niente da risolvere o da superare:
      è tempo di cercarsi qualcun'altra. Le relazioni non sono fatte
      per essere una difficoltà o una lotta".
      Guardando indietro, vedo che uno dei rifugi in cui più
      comunemente mi ritiravo per riempire il mio vuoto interiore
      era l'illusione romantica - dopo tutto , gran parte del nostro
      condizionamento si basa sulla perpetuazione del mito della
      storia dell'amore ideale. La persona perfetta che soddisfa
      tutti i nostri bisogni. Riusciamo a sostenere il sogno romantico
      durante il periodo di " luna di miele": le cose sono fresche e noi
      siamo ancora abbastanza innocenti, così che le nostre
      proiezioni sull'altro si trattengono dal manifestarsi. Esse
      continuano la loro esistenza nel mondo ideale, ma quando
      questa copertura svanisce e il tempo comincia a rivelare che
      il nostro amato non è così perfetto come credevamo, iniziano
      i guai. Allora, o ci sistemiamo in qualche meccanismo di
      co- dipendenza, oppure ci spostiamo da un'altra parte.
      Arrendersi al sogno romantico è facile, ma non ha nulla a che
      vedere con l'arrendersi all'amore. Ho imparato nel modo più
      duro che il romanticismo non ha alcuna relazione con la realtà.
      Fintanto che mi aggrappavo alle mie fantasie, non dovevo
      confrontarmi con la mancanza di fiducia, con la paura e il
      dolore di non essere amato. Potevo cercare rifugio nell'idea
      che un giorno, qualcuno, in qualche modo...
    ( Le fantasie romantiche ci riparano dalle sensazioni di paura
      perché ci impediscono di vedere e provare la vita così com'è.
      Con le fantasie romantiche proiettiamo sulla vita un'idea di
      come vorremmo che fosse: viviamo nella speranza ).   (...)


             Krishnananda    da   A tu per tu con la paura

     

Nessun commento:

Posta un commento