domenica 8 gennaio 2017

UNA VEZ MAS - IL VECCHIO E IL NEONATO : UNA STORIA PERDUTA 1

    Mi rendo conto che questa " storia " sul significato del
    Capodanno, forse andava proposta qualche giorno fa,
    ma, approfittando dei concetti qui espressi ( che valgono
    per tutto l'anno ) e del fatto che siamo ancora all' inizio
    dell' Anno Nuovo, ve la trascrivo, Augurandovi nel contempo
    non i soliti auguri di salute e serenità ( benché anche di quelli
    abbiamo bisogno ) ma un ANNO NUOVO di Consapevolezza!

                      frida

(...) La storia perduta di cosa  il vecchio e il neonato solitamente
       significassero per il rinnovamento umano di corpo , mente,
       spirito, cuore e anima...a Capodanno.
       Siamo portati a credere che le immagini dell' anno nuovo
       riguardino l'anno vecchio che esce di scena come un anziano
       ricurvo... e l'anno nuovo che arriva trotterellando come un
       bimbo sorridente. Questo è ciò che i tizi che ci vogliono 
       vendere dolciumi, vino e birra ci vorrebbero far credere.
       Tanto tempo fa, c'erano simboli ben più brillanti per la fine di
       una rivoluzione e l'inizio di una nuova rivoluzione della Terra
       intorno al sole..
       Tanto tempo fa, il figlio dell' " anno nuovo" veniva chiamato
       Dionisio ed essendo un bambino e veniva portato in braccio
       dagli anziani Sileno ed Ermes. All'epoca, il bambino Dionisio
       nasceva in questo periodo dell'anno...quando il buio si sta
       sollevando e la luce del giorno sta aumentando e rimane con
       noi più a lungo. Allora il bimbo rappresentava la luce nuova
       e splendente, l'immagine fresca, l'impetuosità solare, lo
       spirito gioioso senza fine. Sebbene in forme tarde Dionisio sia
       stato degradato  a " dio dell'ubriachezza", in tempi più antichi
       direi che sembra potesse rappresentare il genere di
       intossicazione psichica che deriva dal conoscere ciò che
       potrebbe essere chiamato l'est Deus,  il Dio in tutte le cose.
       E l'anziano che teneva il bambino tra le braccia,
       rappresentava il senex, vale a dire il vecchio saggio, quello
       che aveva vissuto più a lungo, che conosceva il valore
       inestimabile della nuova vita, i punti in cui si inciampa e si
       cade, le deviazioni e i percorsi più lunghi, i sentieri sotterranei
       E l'anziano era il protettore del fanciullo.
       L'arrivo del nuovo anno è il momento per guarire e unirsi:
       l'anziano ha bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno dei
       loro anziani.
       Tanto tempo fa il fanciullo e il vecchio non erano idee separate
       ma un'unica idea: l'anziano non moriva per essere rimpiazzato
       dal più giovane, al contrario, essi rappresentavano una
       ierogamia, un'unione sacra...due aspetti essenziali della vita
       interiore che, quando erano uniti da ricerca, progetti
       predisposti e azioni intraprese, creavano una terza realtà :
       una psiche più consapevole e risvegliata.
       Se fossero separati l'uno dall'altro, ovvero se la saggezza fosse
       scissa dal potenziale gioioso, ne seguirebbe un disordine.
       Tedio, egocentrismo, atteggiamento immaturo, incapacità di
       vedersi davvero, tendenza a pensare di essere sempre nel
       giusto, o sempre oppresso dagli altri, irritabilità, solitudine.
       L'uno senza l'altro, vita creativa senza visione di lungo periodo
       e saggezza senza azione dell'invenzione, potrebbero far sì che
       entrambi vacillino e che alla fine non vadano per il verso
       giusto, poi si ammalino e muoiano... per mancanza del lavoro
       della loro vita in equilibrio con l'altro...entusiasmo e una
       visione panoramica e interiore affidabile.  (...)


   Clarissa Pinkola  Estés   da    I  Desideri dell' Anima

  

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