Per capire ( n.d.r. )
Jung lavorò al Libro Rosso - incomparabile verbale dei sogni e
delle visioni che popolarono il suo " viaggio di esplorazione verso l'altro polo del mondo " per oltre sedici anni, dal 1913 al 1930, ma esso vide la luce solo circa mezzo secolo dopo la morte dell'autore.
Ancora in tardissima età egli lo definì una sorta di presagio
numinoso,l'opera di fondazione in cui aveva deposto il nucleo di
pensiero della sua futura attività scientifica. Il Libro Rosso è - in
effetti - il libro segreto di Jung. Segreto soprattutto in quanto
riproduzione simbolica di un universo altro, popolato da immagini
interiori che provengono da un aldilà mitico dove si caricano di
una potenza numinosa che le rende ad un tempo stesso guaritrici e pericolose; operatrici magiche di forze psichiche autonome che
solo attraverso un corpo a corpo con l'inconscio è possibile neutralizzare e incanalare in un percorso terapeutico. Quella che
Jung chiamerà più tardi " immaginazione attiva" è appunto lo strumento inedito di cui egli si servì per suscitare i contenuti archetipi della psiche.
frida
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