La lingua muore per le parole che non ci diciamo...
" Mattanza dell' incanto " è il felicissimo titolo scelto da Nicola Vacca per raccontare acutamente l' Italia contemporanea. Il testo si divide in cinque sezioni accese da un' indefessa vitalità e vis polemica. Testi rigorosamente civili sostenuti da una rabbia energica; un libro dal taglio aforistico e poetico che fa deporre al lettore l' inerzia e l' accidia davanti a un commovente ottimismo della volontà. In questo senso Nicola Vacca appartiene alla sfera della necessità e non del caso, unita a una straordinaria libertà di pensiero e alla felicità della passione come motore.
LA BELLEZZA DELLA CONVERSAZIONE
Tra le parole e le cose
c'è un baratro
non so quanto sia profonda
questa ferita.
In questo tempo della vita
nessuno più cerca la verità in comune.
Nella bellezza della conversazione
il gioco del conoscersi non finisce mai.
Eppure la conversazione è finita.
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LA SOCIETA' SBAGLIATA
La lingua muore
per le parole che non ci diciamo.
Smettiamo di essere persone
per l' ascolto che ci neghiamo.
Succede di tutto davanti all' ingiusto
che non siamo capaci di arginare.
Nel gorgo non ci siamo capitati per caso.
Alzare la testa diventa impossibile
quando nessuno è capace di rinunciare
allo scudo dell' indifferenza.
Sappiamo essere crudeli
quanto basta per condannare a morte
chi ancora raccoglie per noi
i fiori del male.
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L' INVERNO DENTRO
Dentro questo inverno
c'è un ghiaccio universale.
Questo è il dramma
perché una volta il freddo
lo sentivi nelle ossa
e avevi una stagione da raccontare.
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IL GRANDE NULLA ITALIANO
Il paese è caduto nelle mani
dell' arbitrio di pochi.
Si sono chiusi nel palazzo
hanno spento la luce sul bene comune.
La repubblica è marcia
perché solo i prepotenti
sostengono di aver ragione.
Delle leggi fanno macerie
alzano la voce per avvisare
che nessuno spinga il pedale fino in fondo.
La libertà annega
la deriva si apre sul baratro
del grande zero della democrazia.
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LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO
( Per Alda Merini )
Usavi il telefono
per dirci che la poesia
non è fatta solo di versi
è fatta di natura e di vita.
Componevi il numero
del tuo interlocutore prescelto
per donare a tutti il tuo delirio amoroso.
Così ogni giorno dalla tua casa
partivano le parole della poetessa folle
che nonostante il dolore
voleva dire al mondo intero
di essere stata una donna felice.
Adesso che tu non alzi più la cornetta
la bellezza dei tuoi versi
ferisce a morte i nostri cuori.
Nicola Vacca da Mattanza dell' incanto