lunedì 30 ottobre 2023

LA CONTA DEI DANNI DI ANNA

 


                                                    La conta dei danni indugia nella voce...




LA CONTA DEI DANNI


Dopo la tempesta il pioppeto

allignato lungo la carrabile

ha un'altra prospettiva: giacere

inerme, allineato a terra, composto

come il mio dolore.


La conta dei danni indugia nella voce

di mia sorella, si farà legna

con tutti quei caduti, un camposanto

senza croci e senza corpi

e si faranno nuovi solchi, anche la nebbia

avrà cura di quest' attesa senza rabbia.


Il respiro - ferito -

riposa nella voragine

dove già cresce l'erba.




              Anna  Salvini         Inedito



2 commenti:

  1. Componimento che richiama alla mente gli artigli di vento e di pioggia che hanno germito la mia provincia , la mia regione e dà forza all'eco di dolori mai completamente sopiti.

    RispondiElimina
  2. Il tuo commento, insieme al testo della poesia, mi hanno suscitato un senso di malinconia: forse la Poesia ci ha un po' abituati a una visione idilliaca del paesaggio, ma non dobbiamo dimenticare - per dirla con Leopardi - che la Natura ci è al contempo Madre e Matrigna, e come tale e volte - e giustamente - si vendica delle ferite che li suoi figli ignominiosamente le procurano.

    RispondiElimina