Non ero io l'amore che vedesti...
Un addio fra milioni di parole.
Fra i libri, com'è giusto. Là il poeta
e la musa si sono separati:
poche sillabe come analfabeti.
Nascosti: lui con gli occhi nel bicchiere,
lei dietro lenti scure
a confessarsi solo mezze colpe.
Anche i poeti mentono e nel cuore
che non si lascia leggere l'astuta
verità. Circospetta ma impudica,
la bugia.
Disse : " Non potrai deludermi".
Però sbagliava : della delusione
di più sicuro cosa c'è in amore ?
***
Non superai la prova della fronte
che mi desti da baciare.
Chi è " infecondo e inadatto" lo è sempre,
massime negli addii : perché negare
talenti che Natura generosa
ci ha elargito ?
***
" Avrai fame di me quando avrò fame
di te? "
Potevo stringerti o tenermi
aggrappato al tuo collo scivolando
nel tunnel dei cattivi sentimenti.
Non è stato alla fine dell'amore
che provammo paura ma al risveglio
del primo giorno, quando aprendo gli occhi
scoprimmo di non essere ( più ) soli.
Subito il sole mise in luce i nostri
egoismi.
Trovarci ancora nudi
nel reciproco abbraccio parve allora
una promessa di felicità.
Fu invece la premessa ad una storia
scritta male, malnata, anche malsana.
***
Non ero io l'amore che vedesti
venirti incontro su quel ponte :
ne ero la proiezione, il simulacro -
l'amore adolescente non concesso
alla tua adolescenza.
Ero troppo in ritardo.
Tu mi amasti in anticipo. Vedevo
in te la dea che si offre al pastorello
sui declivi dell' Ida : per difetto
di cultura e perché la tua eleganza
( così Campana, ora lo so ) era l'arco
teso della bellezza che mi uccise.
***
Se poi il mondo finisse nei tuoi occhi
disperati - lo vedo se mi sporgo
sul lago che essi sono - neanche questo
potrò dimenticarlo. Non è l'oro
del silenzio prezioso ma la voce
d'argento che sussurra quando il sonno
tarda a venire, come polla d'acqua
o pioggia fresca sulle grasse foglie
della magnolia in un giorno d'estate.
Francesco Dalessandro da Camminando
Soprattutto i poeti mentono.
RispondiEliminaMa a volte sono proprio bellissimissime bugie.
A volte
" Circospetta ma impudica la bugia..." Ma a noi piace credere alle bugie dei poeti perché ci sollevano dal nostro quotidiano .
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