martedì 15 luglio 2025

RADICI A RADICI

 



                                                                     I ricordi mi tengono in disordine...





Quando mi abbracci nel sonno

e ti fai piccola, una chiocciola

attaccata con tutta la sua vita

alla mia, dovrei essere una roccia

per sorreggerti dal timore del crollo

e invece come una spugna assorbo

la pena dentro certi tuoi respiri

e la speranza della tua mano

che mi cerca nel buio delle lenzuola

così una parte di te diventa la mia

e non so dire cosa mi scuote di più

se la riva profonda della notte

o l' argine di luce del tuo amore.



                                                    ***


La primavera si è girata nel senso sbagliato

come un' anfora capovolta, una bocca compressa

in un grumo di terra, mi batte addosso

il tepore del sole che insieme eravamo.

Non ho abbastanza cassetti per tutti i ricordi di di noi,

si affollano in me, mi tengono in disordine.

La tua voce al telefono piangeva, era tutta una pioggia

tento invano di trattenere il suo diluvio,

dimenticare non potrà salvarci

e non dobbiamo per forza mentirci

dicendoci che adesso siamo felici.



                                                      ***


NON PIU' TU


" Il tuo materasso ha una conca al centro " dicevi

e ti addormentavi proprio nel mezzo

di quel buco come una stella

marina sul fondale - non riesco a pensarti

ora che un' altra creatura del mare

replica i tuoi gesti, si annida

dove tu stavi, si rigira, pure lei

lo trova scomodo ( " E' proprio da cambiare ! " )

lasciandomi insonne a bordo di quel piccolo

precipizio domestico a domandarmi

se anche il mare stesso sia cambiato;

poi arriva il sonno, una corrente segreta

mi stacca dall' appiglio del tuo ricordo

mi trascina lontano, lontanissimo

via, nel gorgo di un altro sogno.



                                                    ***


Il tuo corpo parla un alfabeto nascosto,

reclama una pronuncia, la mia lingua

e non so decifrare tutte le lettere

che lo compongono, il significato

l' intero mistero di leggerti al buio :

deve chiederti in prestito la voce

per completare il discorso

perché il senso a volte è un suono

reciproco e alcune parole sono vere

solo dette insieme.



                                                 ***


Quante volte hai detto che la vita ti offende

ma quante volte hai offeso tu

la vita, le frasi dette

per dire senza il fondo

solido di un qualche trasporto,

e poi gli sbagli già sentiti

prima di commetterli - uno stridìo

sulla lavagna, non offenderla

con le cose che fanno un gran chiasso,

i falsi obiettivi che spengono

l' incendio nel tuo cuore;

la bellezza, quella vera ti coglie

in un lampo come il mare si palesa

improvviso dietro ad un tornante

pensaci, non è mai troppo tardi

per chiedere scusa alla vita;

fai del giorno il tuo specchio

più sincero, ad ogni male

c'è sempre un rimedio

anche piccolo che contiene

tutto te per riparare.




                        Filippo  Amadei   da        Radici a radici



4 commenti:

  1. Che meraviglia la prima di non più tu, quella conca del letto che diventa precipizio
    massimolegnani

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  2. La tua spiccata sensibilità ti fa scorgere particolari delle liriche che potrebbero passare inosservati. E questo fa la differenza.
    Grazie, Carlo !

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  3. Mi piace, c'è terra e c'è roccia e c'è acqua...
    Bello
    "alcune parole sono vere
    solo dette insieme"

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  4. Sai, avevo letto solo la prima parte del tuo commento e ti stavo rispondendo con " alcune parole sono vere solo se dette insieme".
    Il caso ha voluto che sia proprio così.

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