venerdì 4 luglio 2025

LASCIATI CELEBRARE



                                                 Per un istante siamo sfuggiti all' amarezza d' amore...




Mi piace pensare a te nuda.

Metto il tuo corpo nudo

fra me solo e la morte.

Se entro nel mio cervello

e accendo i tuoi dolci capezzoli,

i tendini sotto i tuoi ginocchi,

vedo lontano, innanzi a me.

Dove guardo non c'è niente

però almeno è illuminato.


Come ti splendono le spalle

so bene, e come i tuo viso 

affonda nell' estasi, e così

i tuoi occhi di sonnambula

conosco, le tue labbra di donna

crudele con sé stessa.

Mi piace

pensarti vestita, il tuo corpo

chiuso al mondo, autosufficiente,

la tua meravigliosa arroganza

che provoca l' invidia delle altre.

Posso ricordare ogni vestito

più fiero ognuno d' una suora nuda.

Andando a letto, i miei occhi

si chiudono in una rete di ricordi.

La tua nube d' intimo odore

sogna al posto mio.



                                               ***


UN DIALOGO DI SGUARDI


Lasciati celebrare. Io non 

ho conosciuta mai nessuna

più bella di te. Io cammino

al tuo fianco, ti guardo

muoverti al mio fianco, guardo

la quieta grazia della mano

e della coscia, guardo il tuo viso

cambiare espressione per parole

che non dici, guardo il tuoi occhi

severi rivolti a me o a te stessa,

lesti o lenti, pieni di sapienza,

guardo le tue labbra tumide

aprirsi, sorridere o farsi serie,

guardo la tua vita sottile,

le natiche superbe nella loro

grazia, cigno che scivola sull' acqua,

un animale libero, come te,

che non si può sottomettere,

ma solo abbandonarsi, come io

a te, quando ascolto per caso

l' armonioso discorso d' impulso

e d' amore, fiducia e sicurezza

che pronunci mentre giochi

con le nostre bambine o le fai

mangiare. Io non ho conosciuto

mai una più bella di te.



                                                    ***


VIAGGIATORI IN EREWHON


Ti apri il vestito

sul letto polveroso

dove nessuno

ha dormito per anni

sul tetto un gufo si lagna

tu dici 

mio caro mio

caro

nella luce fumosa della vecchia

lampada ad olio le tue spalle

il ventre i seni le natiche

sembrano fiori di pesco

enormi stelle lontane distanti fra loro

fuori dal vetro rotto della finestra

immensi animali immortali

ciascuno solo un occhio

guardano

che offri il tuo corpo

senza fine alla notte

senza fine alla foresta

la casa abbandonata da una vita

nella notte nella foresta

non verrà mai nessuno

a questa casa

solitaria

in un mondo di tenebre

nel paese degli occhi.



                                                  ***


Siamo distesi nudi nella calda

aria d' aprile sotto le sequoie

rosse, sul dirupo assolato.

Quando ti pieghi su di me

sui tuoi fianchi vedo piccoli

segni rossi come morsi,

dove le pigne delle sequoie

hanno segnato la tua carne.

Sono gli stessi segni che si trovano

sulla lignite del dirupo sopra

di noi.  Sequoia Langsdorfii 

prima del ghiaccio, e dopo

Semprevirens. Minima differenza

se non fosse per tutti quegli anni.


Qui, nel mortifero e dolciastro

fetore dei fiori di primavera,

relitti galleggianti insieme,

lavati, freddi e nudi sotto

quest' albero per un istante

noi siamo sfuggiti all' amarezza

d' amore, dell' amore perduto

e dell' amore tradito. Ciò che potrebbe

essere stato e ciò che potrà essere

svaniscono insieme a ciò che è,

lasciando solo questi ideogrammi

impressi sugli idrocarburi

eterni della carne e della pietra.



                     Kenneth  Rexroth   da   Lasciati celebrare - Poesie scelte 1937 - 1974  ( trad. di Francesco Dalessandro )



6 commenti:

  1. Un giorno, sei pollici di cenere sarà
    quel che resta del nostro incendio mentale
    (anche) oggi dove guardo non c'è niente
    però almeno è illuminato.

    (rielaborazione di componimenti di K.R.)

    un fresco saluto

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  2. Certamente , tutto - bellezza ed eros compresi - diventeranno cenere " Ciò che potrebbe essere stato e ciò che potrà essere , svaniscono insieme a ciò che è ...."
    E' questa la legge della vita che non risparmia nessuno, comunque si decida di viverla.

    Il saluto è contraccambiato e fresco, visto che qui piove.

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  3. Le suore nude mi mettono a disagio.. già penso con apprensione a quelle di Castelgandolfo che dopo anni e anni, dovranno ricominciare a lavare biancheria al Papa..
    p.s. ma poi non fa freschetto sotto una sequoia d'aprile? ;)
    Perdona il tono scherzoso che forse mal s'addice, ma per fortuna mi conosci.. abbraccio!

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  4. Ti confermo che - per quanto riguarda le osservazioni fatte - il tono scherzoso ci sta....
    Certo che non si può dire che manchi di fantasia !
    Abbi un buon pomeriggio.

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  5. C'è una certa tumultuosità, se esiste questa parola, che è piacevole da leggere e rigirarsi in testa.
    Un salutone

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  6. Il termine non mi pare che esista, ma rende bene l' idea. La cosa bella dei commenti è che ti aprono strade diverse nella comprensione dei testi, anche ( e soprattutto ) al di fuori di quelle tradizionalmente accademiche.
    Grazie per il tuo intervento e buona serata !

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