lunedì 14 aprile 2025

MITO E LOGOS ( 2 )

 

Silvano - del resto - non era l' unica minaccia per i bambini appena nati : non meno pericolose di lui erano le Strigi, sorta di uccelli rapaci dei quali si diceva che aggredissero le viscere dei neonati mentre dormivano nelle loro culle e ne succhiassero il sangue fino a farli deperire e morire, oppure che offrissero loro le proprie mammelle, che però non contenevano latte, ma una sorta di siero velenoso. Per fortuna, a venire in soccorso dei piccoli indifesi, era anche in questo caso una divinità, Carna, venerata come protettrice degli organi interni : la dea prima deponeva sulla finestra della stanza un ramo di biancospino, pianta di buon augurio, poi offriva alle Strigi le viscere di una scrofa appena nata come forma di sacrificio sostitutivo perché, cibandosi di quelle, i malefici uccelli rinunciassero a insidiare il corpicino del neonato.

Fin qui, i Romani ; ma riti, preghiere e congiuri per proteggere le culle sono stati praticati ovunque in Europa sino all' età moderna, e in alcune aree periferiche erano ancora in uso pochi decenni fa. In società nelle quali la morte dei bambini era frequentissima, questa folla di presenze minacciose, da Silvano alle Strigi, consentiva da un lato di darsi una spiegazione di un evento devastante come la perdita di un figlio, attribuendola all' azione di potenze superiori, dall' altro personificava il pericolo identificandolo in un essere concreto, anche se invisibile, che si poteva quanto meno cercare di combattere o di allontanare. Successivamente, dopo l' avvento del Cristianesimo, queste pratiche vennero sostituite con invocazioni e preghiere alla Madonna e ai Santi.




                           Mario  Lentano    da    Mito e Logos



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