lunedì 7 aprile 2025

IL CONFORTO DELL' OMBRA



                                                                             Nel mezzo di ogni Aprile...



Il primo aspetto evidente, ne " Il conforto dell' ombra " è l' amore per la Natura. " Sono sempre pronto a stupirmi della bellezza della natura" dice il poeta " La prima cosa che oggi va salvaguardata è quella di riservare spazio allo stupore, all' incanto originale, a quella dimensione aurorale che ci ha formati ". Questa natura che ci stupisce occupa la prima parte della raccolta, laddove emergono i ricordi dell' infanzia e dell' adolescenza. Nella parte successiva è Milano a dominare, una città per cui il poeta ha un sentimento contrastante. " Per Milano ho un amore sconfinato, ma negli ultimi trent' anni è molto peggiorata : è diventata una città inospitale e selettiva. La componente turistica, che è andata aumentando, è in conflitto con la sua abitabilità. E' diventata una città spietata e non c'è più spazio per l' accoglienza. Riflettere sulla città e sulla sua architettura, sui suoi sviluppi, è quanto di più di più istruttivo ci sia. La crisi relativa ad un progetto di città, è esattamente proporzionale alla nostra crisi di civiltà. La tecnologia ci ha apparentemente aperto le porte di tutto il mondo, ma il risultato è stato il decadimento della prossimità. Siamo tutti immersi nella solitudine ".




Alzi gli occhi dal libro

mi guardi

ma non mi vedi.

Sei soprappensiero.


Vorrei essere lì

nel sogno

che si fa velo.



                                                  ***


Leggi

appena chinata sul  libro.


Luce, silenzio e lettura.

Lievita come pane

il sentimento della casa.



                                               ***


ROBINIA  PSEUDOACACIA


Nel mezzo di ogni Aprile

quando in piazza del Suffragio

passo sotto le acacie in fiore

chiudo gli occhi

e cammino accanto

ai boschetti di robinia

della mia infanzia.


Il profumo è lo stesso,

signore dello spazio

come in quei sentieri.



                                                  ***


L ' USIGNOLO


Il canto padrone

del silenzio del bosco

e di noi

in appostamenti pazienti.

Finché un' estate,

passata una radura,

in cima alla robinia più alta,

ecco l' usignolo.

Il piumaggio austero

la postura da concertista.



                                               ***


RAMPICHINO


Larve, vermi, insetti,

il rampichino,

il lungo becco impietoso,

ripulisce ogni ruga

della corteccia.


La piantata di gelsi

è la sua dispensa.




                   Giancarlo  Consonni   da    Il conforto dell' ombra



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