Nel mezzo di ogni Aprile...
Il primo aspetto evidente, ne " Il conforto dell' ombra " è l' amore per la Natura. " Sono sempre pronto a stupirmi della bellezza della natura" dice il poeta " La prima cosa che oggi va salvaguardata è quella di riservare spazio allo stupore, all' incanto originale, a quella dimensione aurorale che ci ha formati ". Questa natura che ci stupisce occupa la prima parte della raccolta, laddove emergono i ricordi dell' infanzia e dell' adolescenza. Nella parte successiva è Milano a dominare, una città per cui il poeta ha un sentimento contrastante. " Per Milano ho un amore sconfinato, ma negli ultimi trent' anni è molto peggiorata : è diventata una città inospitale e selettiva. La componente turistica, che è andata aumentando, è in conflitto con la sua abitabilità. E' diventata una città spietata e non c'è più spazio per l' accoglienza. Riflettere sulla città e sulla sua architettura, sui suoi sviluppi, è quanto di più di più istruttivo ci sia. La crisi relativa ad un progetto di città, è esattamente proporzionale alla nostra crisi di civiltà. La tecnologia ci ha apparentemente aperto le porte di tutto il mondo, ma il risultato è stato il decadimento della prossimità. Siamo tutti immersi nella solitudine ".
Alzi gli occhi dal libro
mi guardi
ma non mi vedi.
Sei soprappensiero.
Vorrei essere lì
nel sogno
che si fa velo.
***
Leggi
appena chinata sul libro.
Luce, silenzio e lettura.
Lievita come pane
il sentimento della casa.
***
ROBINIA PSEUDOACACIA
Nel mezzo di ogni Aprile
quando in piazza del Suffragio
passo sotto le acacie in fiore
chiudo gli occhi
e cammino accanto
ai boschetti di robinia
della mia infanzia.
Il profumo è lo stesso,
signore dello spazio
come in quei sentieri.
***
L ' USIGNOLO
Il canto padrone
del silenzio del bosco
e di noi
in appostamenti pazienti.
Finché un' estate,
passata una radura,
in cima alla robinia più alta,
ecco l' usignolo.
Il piumaggio austero
la postura da concertista.
***
RAMPICHINO
Larve, vermi, insetti,
il rampichino,
il lungo becco impietoso,
ripulisce ogni ruga
della corteccia.
La piantata di gelsi
è la sua dispensa.
Giancarlo Consonni da Il conforto dell' ombra
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