Da quando è partita non nasce più un fiore...
Come tutte le ninfe, Euridice accompagna le processioni degli dei, quando uomini e bestie diventano inni viventi, prede e sacrifici. E' allora che il desiderio e la follia rapiscono come l' intrico della foresta ; si entra convinti di poterne uscire, ma dopo pochi passi si è persi per sempre. Euridice aspettava l' amato : sapeva che il segno di Orfeo - la sua lira che è anche un arco - non può esistere senza la discesa nell' Ade ; forse Euridice sapeva che Orfeo doveva perderla una seconda volta. La lira di Orfeo - come l' arco di Apollo - uccide da lontano : lo sguardo è la freccia che mira al cuore della morte: Se la poesia dà una seconda morte, allora essa non è più potestà di Hades. Il dominio sulla morte è insidiato dal canto : questa è la follia del poeta.
In quell' attimo dove il bacio e la morte hanno preso quel nome nascosto nel cuore.
IL TEMPO VEGLIA
Non è gradito, almeno
non lo è stato, poter vedere oltre.
Le forme contorte,
gli splendori, gli strazi.
Queste parole ridotte
a un' assenza.
Il tempo veglia e non veglia
nel cuore del poeta.
***
QUEL CHE IL MARE SCROSTA
Il tempo di leggere
quel che il mare
scrosta dai muri.
L' andatura lenta
nel sole impazzito
di ogni barca lontana.
L' onda profonda
che scava lo spirito
di questa ferita.
***
LE ACQUE SORGENTI
Sei il veicolo di questi versi
anomali.
Senti una mano sulla spalla,
mentre tenti di finire questa
riga.
Le acque sorgenti del destino.
***
IL GRANDE VIALE DELLE ANIME
I luoghi che hai trovato oltre
la sabbia, i luoghi
dei quali non sai piangere
hanno lottato per giungere
alla penna. E ora
l' attimo, nel grande
viale delle anime, non può
essere riconosciuto.
***
COME UNA PORTA
Lascia quel che resta dello spirito
lontano dai palmi rivolti al cielo.
Quando giustizia e natura coincidono
chiudi nei tuoi versi la paura.
Stridi come una porta,
che non può aprirsi né chiudersi.
***
L' INCONSISTENZA DELLE MANI
Traduci e disperdi la paura.
Disperdi lacrime e parole.
L ' inconsistenza delle mani.
Ecco la notte
in cui il cuore
viene cancellato.
Gianluca Chierici da Devi ancora inventare Euridice
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