In silenzio soffro i danni del tempo....
VOLTARSI INDIETRO
Sarebbe bastato un sorriso a chiudermi la bocca.
Un sorriso immaginato tra le pieghe del sangue,
proprio dove una lacrima mi ha accoltellata,
proprio dove le parole uccidono di più : al centro
di un cuore ammalato di sogni.
D' accordo, il teatro era truccato fin dalle prime scene,
e a noi era toccata la parte di amanti clandestini
a vita, ben noti alle morti effimere.
Per questo il mio sorriso ha una violenta storia
di dura allegria, e di dolcezza conquistata a forza.
Ma so ancora lacerarmi il cuore quanto basta
con la lama beffarda di una luna a metà, tra passi
che ancora risuonano su un selciato tagliente e
voci che tuttora sento , ma che altri
- per dono o per maledizione - hanno dimenticato.
" Sarà domani " mi dici.
" Forse".
Ma quello che sento adesso è
uno strano gelo d' agosto che mi brucia le dita.
frida
Questa volta la poesia è tua ed è gradevolmente amara come piace a me (la lama beffarda di una luna a metà!!)
RispondiEliminaComplimenti
massimolegnani
Per la verità è una poesia che ha una certa età.... e che mi è capitata sottomano oggi. L' ho trovata " dignitosa " e ho pensato di farla conoscere : un po' come tutte le altre ( postate ) , devo dire che mi piace molto creare storie, un po' vere, un po' arrangiate, ma sempre con metafore evocative.
RispondiEliminaSono contenta che ti piaccia perché tengo molto in considerazione il tuo giudizio di persona sensibile...
Buona continuazione di vacanza!
Guardare avanti (?)
RispondiEliminaIo non ho passato
solo futuri mai accaduti,
eppure sono stato
ma tutti i sogni li ho perduti.
Tu non hai un volto
se non riflesso d’una luce strana,
eppure ti ascolto
come la tempesta ora lontana.
......
La poesia meritava una risposta :)
.....
PS - "assonanze" :
- gelo d' agosto che mi brucia le dita.
con la splendida (testo e interpretazione) "Il mare d'inverno"
Il mare d'inverno
È solo un film in bianco e nero visto alla TV
E verso l'interno
Qualche nuvola dal cielo che si butta giù
Sabbia bagnata
Una lettera che il vento sta portando via
Punti invisibili rincorsi dai cani
Stanche parabole di vecchi gabbiani
E io che rimango qui sola a cercare un caffè
Il mare d'inverno
È un concetto che il pensiero non considera
È poco moderno
È qualcosa che nessuno mai desidera
Alberghi chiusi
Manifesti già sbiaditi di pubblicità
Macchine tracciano solchi su strade
Dove la pioggia d'estate non cade
E io che non riesco nemmeno a parlare con me
Mare, mare
Qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare, mare
Qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare, mare
Non ti posso guardare così perché
Questo vento agita anche me
Questo vento agita anche me
Passerà il freddo
E la spiaggia lentamente si colorerà
La radio, i giornali
E una musica banale si diffonderà
Nuove avventure
Discoteche illuminate piene di bugie
Ma verso sera uno strano concerto
E un ombrellone che rimane aperto
Mi tuffo perplessa in momenti vissuti di già
Mare, mare
Qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare, mare
Qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Oh, mare, mare
Non ti posso guardare così perché
Questo vento agita anche me
Questo vento agita anche me
Mare, mare
Qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare, mare
Qui non viene mai nessuno a farci compagnia
mare d'inverno...
E' una poesia / risposta che merita di essere valutata, questo " guardare avanti ". Lo farò sicuramente. Grazie del pensiero.
RispondiEliminaIl mare d' inverno è uno spazio che amo molto, fatto di silenzi che invitano a intimi pensieri e odora di salsedine.
Mareggiate, le cui onde si frangono sugli scogli e spruzzano leggermente il viso ...
"Mare, mare ( Loredana Bertè ) ... qui non viene mai nessuno a trascinarmi via...."
Forse perché abito in una città lacustre .
Buoni pensieri domenicali.
"per dono o maledizione" viviamo infinite esperienze; leggerti tra sangue, accoltellamenti, lacerazioni di cuore non mi lascia sereno, anche se è uno scritto di un altro agosto, di altro gelo, altri tempi.. ma, per dono o maledizione, nuova dolcezza bussa alla porta e sorrisi ancora sconosciuti disegneranno meraviglia..
RispondiEliminaStai tranquillo, se hai letto la risposta al commento di Massimo, dovresti aver capito che ( siccome la poesia non è cronaca , e tanto meno cronaca " nera " ) ciò che scrivo non è inventato, ma non è neanche vero... c'è sicuramente una situazione che funge da elemento di base, ma che nel contempo scatena una " fantasia poetica " fatta principalmente di metafore .
EliminaQuindi per far riferimento al testo : " Dove una lacrima mi ha accoltellata " ( fuor di metafora ti pare che sia possibile ? ) e per le altre lo stesso " lacerarmi il cuore con la lama di una luna beffarda....).
Immagino che a questo punto tu dica : " Ma allora non ho capito niente ? ".
Hai capito benissimo quanto dolore ci sta ( va) dietro queste immagini un po' oniriche , come pure sai ( perché mi conosci ) di quanto cuore ho bisogno e di dolcezza e di sorrisi a creare nuove meraviglie !
Grazie e dormi sonni tranquilli...
Molto carina con ritmo e immagini che prendono. Dignitosa mi pare un po' poco come giudizio, ma capisco che con le proprie creature non ci si sbilanci troppo
RispondiEliminaGrazie Alberto per la lettura sempre puntualmente incisiva ... E poi dici ( in un tuo video ) che il tuo amore per la poesia non è corrisposto !!!
RispondiEliminaIl fatto è che tu arrivi sempre dritto al nucleo della materia quando la poesia è ancora carne e non ancora parola...
quanto basta: katà mètron.
RispondiEliminapure io leggo così :)
grazie e ciao
E leggi bene " secondo la giusta misura ".
RispondiEliminaCiao e buona giornata.
lieto giorno misurato :)
EliminaA volte la " giusta misura" è fondamentale.
RispondiEliminaciao
una misura occorre.
Eliminaa volte anche ingiusta quanto basta :)
ciao
D’uguale misura riempite le tazze,
Eliminama poi fu spezzata la legge che abbraccia.
Al potente due e ai poveri mezze,
la fonte si spense con l’ultima goccia.
gal@ grazie e lieto giorno
EliminaSe non piovesse ancora, il giorno sarebbe lietissimo.
EliminaUn saluto
Nel chiaro giorno ride il ciel sereno,
Eliminala terra veste fiori in dolce trama
l’alma esulta al vivo raggio ameno.
Si desta il cor che lunga notte afflama
cercando pace in luce risplendente,
dove il dolor si placa e si disbrama.
Al par di un caffè in mano al cliente
il lieto giorno è dono in terra dato
ed al saluto rispondo prontamente.
Vedo che siamo in contemporanea... Ne approfitto per confermarti che " si desta il cor cercando pace ( e trovandola ) in luce risplendente ( anche se a dire il vero il cielo oggi è un po' bigino...
EliminaUn saluto a te.
E' la solita " ingiustizia " su cui ormai si regola il mondo ; c'è chi ha poco e chi ha anche la parte di chi non ha.
RispondiEliminaE questo vale anche nei sentimenti : c'è sempre chi dà di più e chi di meno. Ma gli squilibri quasi mai reggono a lungo , lo dissi in tempi lontani anche in una mia poesia : " l' amore ad uguale altezza di spalle...