sabato 30 agosto 2025

UNA RASOIATA AL CASTELLO

 


                                                  Se solo sapessi ciò che ho fatto per venire a vederti...


           


UNA RASOIATA AL CASTELLO *


Non le timide tortore, ma petulanti

passeri, non  più i tuoi occhi

ma altri mi sorvegliano addormentata,

questa mattina.

Così, mentre braccia perfette

mi stringono in incerto

possesso, le mascelle aguzze e

veloci dei ricordi rosicchiano

quest' alba che

schiara la stanza e il letto.



                                                  ***


Non so quale corrente

rimandi la calma onda.


L' umido bosco nasconde

radici scoperte, ferite come

il silenzio che c' intreccia.


Tutto è sospeso.

Anche la pioggia esita

a sorprenderci, noi

animali ben attenti a non

abbassare la guardia.



                                                 ***


La gioia, il dramma, la noia

di questo vivere assunto

a vizio necessario e inutile;

forse non c'è più motivo

di raccontarci ma lascia

per questa notte, alla tua cupa

regina l' apparenza del

sonno, il giusto riposo :

i sogni, gli incubi persino

conservali per noi.



                                                  ***


Benché oggi ogni pensiero mi punga

un quieto crepuscolo cede alla notte.

In quest' ora impassibile, mentre

balestrucci bruni si svolgono in 

facili correnti, sono vinta

dal consueto affanno.



                                                    ***


Se oggi solo l' incedere delle stagioni

ci dà tregua e il ritmo - caldo,

freddo - dell' aria,

sarà poi la memoria 

a finirci quando, disfatti

i minuti in giorni, e troppi

i ricordi affastellati dall' inguine

al petto, non s' accorderà più

il battito del polso all' altezza

del sole a mezzogiorno.




                          Bruna  Giacomi  da   " Poesie senza pari ", Blog di Francesco Dalessandro ( Chi volesse avere notizie sull' autrice, le può trovare sul blog menzionato )


* La " Rasoiata  al Castello " è una figura del biliardo : la palla butta giù tutti i birilli - elegantemente - uno dopo l' altro, sfiorandoli appena.



2 commenti:

  1. Amo la sabbia che cresce e diventa bagnasciuga e crea risacca, e quell'onda a restituirsi che saluta e va via, di nuovo verso il largo fino a incontrare navi, tempeste, pesci, calma piatta, per tirare di nuovo il fiato magari sulla mia isola, quella che non scorgo da qua, ma che immagino nell'attesa di "non so quale corrente rimandi la calma onda".

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  2. Le onde hanno sempre un ritorno, che è calmo ( prima o poi ) e che finisce col portare all' isola conosciuta.

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