mercoledì 16 luglio 2025

LA VOCE QUEER DELL' AMERICA CONTEMPORANEA

 


                                                                                    Andrea Gibson



E' morta il 14 Luglio all' età di 49 anni -  dopo una lunga malattia - Andrea Gibson, significativa rappresentante della poesia americana del XXI  sec. e della letteratura queer * in particolare. La Gibson ha sviluppato nel corso della sua carriera una voce poetica distintiva, che ha saputo coniugare l' urgenza dell' impegno civile con una raffinata sensibilità estetica. La sua opera, caratterizzata da una scrittura che si concentra su norme di genere, politica, giustizia sociale e tematiche LGBTQ, ha saputo trascendere i limiti di genere tradizionale, creando un linguaggio che privilegia la sensorialità e la fisicità dell' espressione, con un effetto di immediata connessione con il lettore.




Propongo qui una delle più belle poesie d' amore che io mi ricordi di aver letto :




PRIMO AMORE


Non credo di aver davvero mai baciato dei

ragazzi.

Credo che la mia lingua li stesse solo

colpendo,

come se combattessimo corpo a corpo.


Ma appena  tu mi hai amato,

tutta la mia scorza si è sciolta.

Le mie mani erano così morbide che pregare

mi faceva male.


Mi venivi a prendere al mio college cattolico

e dormivo per ore fino a casa tua.

La prima volta in vita mia che mi sentivo

davvero a riposo,

la prima volta in cui non dovevo recitare una

parte

che non volevo interpretare.


Questa è la medicina :

essere finalmente visti da qualcuno.

Sorrisi e tu mi indicavi il mio petto

dicendo : " Che cosa si è appena spezzato ? "


Avrei potuto gettarmi nel fiume,

ma tu pronunciavi il mio nome nel modo

giusto,

e diventavo un sasso che rimbalza sulla

corrente.


Ricordi il nostro primo disco

dove non dovevamo cambiare i pronomi per

cantare ?

Eravamo rimasti anni senza una musica

che ci rappresentasse.

Una musica che ti riconosceva,

capace di farti arcuare la schiena

e farmi sentire che la terra è rotonda.


Benedico chi eravamo allora.

Benedico chi siamo ancora.


I miei etero mi prendevano in giro,

perché tutti i miei  migliori amici

sono ex amori,

ma un cuore saggio mi ha detto

che è la parte più tenera del queer:

quanto perdiamo di famiglia.

quando troviamo persone

che chiamiamo famiglia,

ti aggrappi con tutte le forze.

Grazie all' incipiente tempesta di ghiaccio

che ci ha intrappolati in quell' albergo

scadente

dove ho ingurgitato una bottiglia

di qualcosa di terribile,

e con il mio accento da pescatore

che non avevo ancora smarrito,

ti ho finalmente detto: 

" Ti amo da quando avevamo quindici anni,

quando giocavamo a basket sotto i lampioni

vicino al lembo più povero del mare "


Quella tempesta aveva ghiacciato il mondo

fuori,

come una fotografia del passato,

mentre mi inginocchiavo e baciavo

il mio futuro sulle tue ginocchia.


Per due decenni ho parlato con Gesù.

Quella fu la prima volta

che l' ho sentito rispondere.


Mesi dopo, campane di chiesa suonavano

nella mia stanza del dormitorio,

decidendo la mia tesi di laurea su di te,

e nessuno sapeva quanto pregassi

per smettere di nascondermi dietro le

metafore,

per essere abbastanza coraggiosa

da incidere la verità

sulla porta della cappella.


Solo tu puoi immaginare

quanto tempo ho passato

a scegliere l' outfit la notte in cui

mi hai portata al mio primo queer bar

a Portland, Maine - la città più grande

in cui avessi mai camminato.

Ero emozionata e spaventata

che potessimo essere viste, o uccise;

siamo rimaste in macchina un' ora

poi hai deciso di riportarmi a casa,

con il mascara che mi colava

sulla camicia da uomo nuova.


Non avrei mai immaginato

che sarebbe arrivato un momento come

l' inverno

in cui siamo andati a Blue Hill

a trovare tua madre.


Arrivammo dopo mezzanotte, stanche,

lei aveva acceso candele nella stanza

e posato uno spinello al centro del letto.


Nessuna di noi sapeva fumare,

ma abbiamo respirato quel benvenuto

come fosse ossigeno centenario.


Fino a quel momento, non sapevamo

che qualcuno al mondo avrebbe mai

celebrato

il vapore sui vetri

per vederci arrossire

allo specchio al mattino.


Pensavo a tutto questo poche settimane fa

quando sono tornata al college cattolico

per leggere le mie poesie per la prima volta.


Tu, in prima fila,

vicino alle suore, al presidente della scuola

e all' insegnante che mi aveva dato la A

su quel manoscritto

in cui avevo avuto troppa paura di scrivere il

tuo nome.


Mandy, so che non è stato più facile.

So che non è migliorato di molto,

ma quel momento mi ha tolto il respiro -

il tempo è finalmente stato

quel padre gentile che tutti meritiamo.


Il mondo ha acceso la luce sulla nostra

veranda.

Era così brillante che sentivo

le lentiggini dei miei quindici anni

scaldarsi al suo bagliore.


Sentivo la speranza

viaggiare all' indietro per ritrovarci,

sussurrandoci nel petto:

" Un giorno ci sarà musica per voi. "




               Andrea  Gibson    da   Lord the Butterflies




*  In italiano, il termine " queer " può essere tradotto in vari modo a seconda del contesto , ma spesso viene mantenuto in inglese per preservare la sua complessità linguistica. Ad ogni modo può voler dire " insolito, eccentrico, bizzarro ". Nel contesto sessuale, " queer " si riferisce a identità che sfidano le norme tradizionali, abbracciando una visione dell' amore più fluida e inclusiva. Venne usato in senso dispregiativo nei confronti degli omosessuali nel corso del XIX sec.



8 commenti:

  1. Un amore controcorrente non è mai facile, ma quando è amore se ne frega.
    Quello a favore, di corrente, parte avvantaggiato, magari poi sbatte contro innumerevoli paletti, ma siamo comunque in autostrada.
    Non contromano. Dove quel contromano non è da intendere come errore, immagino sia chiaro a chi mi legge, ma da intendere come convenzione principale, capostipite di infinite beghe cui gli uomini con meno spirito, quando non del tutto assente, amano appellarsi.

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  2. Ho capito cosa vuoi dire - e concordo - ma a tutt' oggi, nonostante una presunta emancipazione sessuale, rimangono al proposito molte remore. Sono dell' idea che le vere " emancipazioni " non sono delle bandiere da esibire, ma avvengono più lentamente e più intimamente nel pensiero e nel cuore. E ho capito - anche da questa bella e chiara poesia - che l' amore - quando è vero, si vede, si sente e abbisogna di rispetto.

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  3. mi pare più un flusso di coscienza aggrovigliata che poesia.
    probabilmente dovei rileggerla.
    magari domani lo farò.
    lieto giorno

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  4. A me non sembra un " flusso di coscienza ". I passaggi relativi ai fatti sono descritti con precisione. Una tipica poesia realistica americana.
    Buona giornata.

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    1. forse solo troppa precisione e accumulazione di situazioni per i miei gusti.
      ma non è che tenga alle definizioni. e probabilmente neppure lei.
      grazie e ciao

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    2. Beh sì, è proprio questione di gusti e questo non togli né aggiunge alcunché al valore della poesia.
      Buona giornata a te.

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  5. È bellissima... Ha immagini delicatamente scolpite nella roccia, del cuore, dell'anima, di non so dove e di non importa dove.
    Commovente e delicata, specifica per un amore queer, ma anche largamente universale.
    "il tempo è finalmente stato
    quel padre gentile che tutti meritiamo"
    ... tutti.

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  6. Ma che bel commento ! Hai detto esattamente quello che penso, cioè che si tratta di una poesia d' amore " universale...."
    Grazie!

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