venerdì 11 luglio 2025

L' ACQUARIO DI GIUSI

 


                                                                  Io stessa ora mi chiedo chi sono...





UN AMORE

Ho amato in te un amore
che non ti assomigliava

a me sola assomigliava il fantasma cartaceo
che parlava e rideva sempre con la mia voce.
Dopo il paziente e lungo costruirti,
smontarti pezzo a pezzo
fu questione di un attimo.

Ora so che plasmarti a mia misura
fu amare me riflessa nello specchio.


                                                      ***

LO SPECCHIO

Come ho potuto credere che l' ombra
traversasse lo specchio !
Ho tentato l' inganno
e l' ombra risentita
si è accanita in aperta ribellione
oscurando lo specchio.

Io stessa ora mi chiedo
chi sono
se sono.


                                               ***

PAROLE

Con parole mi sono lapidata.
Di parole ho colpito in fondo al cuore.
A parole ho spezzato ogni rifugio
ogni varco di fuga ogni speranza
seppellendomi a pezzi e a parole.

Da allora vivo.
Allegramente vivo.


                                                    ***

ARMONIA

C'è un' armonia nascosta nelle cose. Mai
come in questo giorno di confine
la sento quasi grido che deflagra
mentre lo sguardo insegue

lontananze di mare. L' armonia
che è nel vento e danza inesauribile
- tenera e inesausta - sui nomi
 che passarono e sugli altri passaggi. Sulle

immagini effimere degli specchi e gli schemi.
Sulla forma che muta. Sui mutevoli inganni
e sopra gli ingannevoli disegni dei nostri

disamori. Il vento la conduce in dispiegarsi
di impossibili voli, mentre l' inverno arranca
col peso del suo sonno.




                         Giusi  Verbaro      da   L' acquario



5 commenti:

  1. Forse il compito del poeta è svelarle queste armonie, renderle palpabili, elementari addirittura, mentre per altri è fondamentale che alle parole "venga spezzato ogni rifugio, ogni varco di fuga", amando negli altri solo la possibilità di riflettere noi stessi. Un egoismo sottile.

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  2. Neanche tanto sottile, direi. Si capisce abbastanza presto quando si ha a che fare con un narcisista: in fondo questo soggetto ama - attraverso gli altri, solo se stesso. Ma perché allora nessuno quanto lui ha tanto bisogno di un pubblico ? Per avere una conferma ( della sua bellezza / capacità / intelligenza / potere / carisma etc )

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    1. Io che vorrei esserlo, narcisista, direi per la necessità di specchiarsi, "oscurando lo specchio" ;)

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