Tu sei di marmo, ma io canto...
Alla povera mia fragilità
tu guardi senza dire una parola.
Tu sei di marmo, ma io canto.
Tu statua, ma io, volo.
So bene che una dolce primavera
agli occhi dell' Eterno è un niente.
Ma sono un uccello, non te la prendere
se è leggera la legge che mi governa.
Marina Cvetaeva da Scusate l' Amore ( Poesie 1915- 1925 )
Esiste una natura sulla quale non abbiamo potere. A volte non riusciamo a portare in volo con noi l'amore che teme l'altezza. Altre invece diventiamo noi masso imperturbabile, e quello stesso amore fatica a scalfirci soltanto.
RispondiEliminaFar coincidere le nature variabili quasi disciplina olimpica (siamo in tema), alla stregua di sport estremo.. di buono è che non abbiamo limiti di tempo, forse un giudice pronto a squalificarci, chissà..
Se parli dell' Amore con la A maiuscola, quel concetto alto, un po' romantico e un po' astratto a cui noi tutti ( consapevolmente o no aneliamo spinti da secoli di letteratura romantica ) hai ragione : esiste una natura sulla quale non abbiamo alcun potere.
RispondiEliminaMa se intendiamo un amore più reale ( ma non meno intenso e coinvolgente che assomma in sé tanti sentimenti che ci addolciscono la vita ) direi che è più una questione di compatibilità. Ma troppo spesso le persone ( giovani soprattutto ) si incaponiscono a " volere " quel compagno / compagna a tutti i costi, basandosi solo su pochi elementi decifrabili e sperimentati adeguatamente nel tempo ( in primis l'attrazione sessuale ). E dei risultati di questo Innamoramento che non è mai diventato Amore, si vedono poi le disastrose conseguenze.
Bisognerebbe volare lontani da persone di marmo che non potranno mai capire i nostri voli né le nostre fragilità.
RispondiEliminaMolto carina la poesia
Hai ragione : usiamo le ali per volare via da chi ci farebbe solo soffrire. Il difficile è spiccare il volo : poi si va....
RispondiEliminaGrazie, Alberto per la visita.