giovedì 4 gennaio 2024

INEDITI EXTRATERRESTRI

 


                                                                   Extraterrestre, portami via...





ANTROPOCENTRISMI


Anni luce da Cape Canaveral

in un angolo protetto

dove non possiamo proprio andare

c'è sicuramente un pianeta

che gli antichi viaggiatori chiamavano

Prospero. Prospero - come dice il nome -

è un altro pianeta perfetto,

è il pianeta

che speravamo di trovare qui intorno,

rigoglioso insomma,

uguale al nostro o quasi,

e se un uomo lo vedesse

penserebbe che un pianeta così

è davvero uno spreco,

che non ci vive nessuno

e che è tanto lontano.



                                                    ***


PROSPERO


Prospero è un pianeta per la vita,

infatti ci sono piante con foglie gigantesche

più grandi di un palazzo


abitanti verdi e viola con venature

d' argento e luci di seta della foresta;

le ramificazioni sono infinite e


l'obiettivo è infestare ogni angolo del mondo

con grazia.


Una rete capillare scorre sottoterra

nelle radici rugiadose e nell' humus


senza bisogno di eleggere un capo e

sotto il muschio è una tempesta di messaggi.



                                              ***


TOT


Nello spazio profondo

c'è anche un altro luogo,

un pianeta gassoso :


dal suo punto di vista

anch'esso prosperoso

perché vi prosperano i morti.


Ai morti è negato il lungo riposo

che noi speriamo.

In un alveo d'acque tortuose


lavorano ancora, 

tra scintille e acque nere,

i nostri spiriti


nel golfo buio di Tot

 - vorticando come assurde meteore -

per un progetto incerto e non vitale.



                                           ***


REM


Dalla superficie bianchissima risalgono

fiumi e tiepidi vapori

e in quella che forse è aria

galleggiano piccole ombre luminose :


sono ricordi e pensieri

degli abitanti orizzontali di Rem

pianeta a riposo


dopo le fatiche di un'era.



                                                  ***


SONDAR


Intorno a Sondar non è che una pallida pietra volante,

qualche antico rifiuto spaziale e gli occhi padri dell'universo

e per il resto niente

e niente anche all'interno, un centro vuoto senza nucleo

e la grigia pianura è piatta perfetta mai

modellata da passaggi o fiumi d'acqua,

non v'è luce o temperatura

o un'anima che abbia avuto paura


un pianeta potenziale,

questo è Sondar

sogno d'inverno di chi vagheggia

che vi siano ancora uno spazio e un tempo.




            Maddalena  Lotter    Inediti *



* Questi testi fanno parte di una rubrica " Guardare " che propone poesie inedite di giovani autori che provano ad immaginare il nostro momento storico dal punto di vista del loro immaginario.



Nessun commento:

Posta un commento