mercoledì 5 giugno 2019

ANNA, ENRICO E L'AMORE 1


 

( …)Non c'è prova certa della nascita di Anna,se sia nata nel 1501,
       nel 1504 o nel 1507. Così non sappiamo quanti anni abbia
       esattamente quando Enrico si invaghisce di lei. Alcuni
       sostengono che lui fosse intorno ai trenta, mentre lei era una
       giovane ragazza da marito. Secondo un certo Sanders ( 
       religioso britannico, n.d.r. )accecato dal pregiudizio cattolico, 
       Anna era brutta e cattiva, una sfacciata, e se il padre l'aveva
       mandata in Francia da piccola, era perché se la intendeva col 
       maggiordomo e anche col cappellano. La madre di lei aveva
       avuto un " affair " con Enrico, e così anche la sorella Mary, sì
       che torbida è la loro liason e odora di incesto.
       Anna è alta di statura - troppo - segno per Sanders,di tendenze
       libidinose. E' scura di pelle - annuncio di malvagità: solo le
       streghe e le donne plebee hanno quel tipo di incarnato. Sul
       collo ha una mostruosa escrescenza, evidenza corporea dei
       suoi segreti commerci con il diavolo. In bocca ha un dente
       sporgente, altro marchio associato alle streghe.E sei dita
       sulla mano destra.
      Chiunque la incontri esalta la sua vivacità espressiva, la sua
      grazia nei modi e la prepotente voglia di esistere, l'ambizione
      di contare e l'abilità linguistica. E' svelta di lingua, precoce 
      di intelletto e  affinata di gusto. Margherita d' Asburgo, grande
         principessa, la chiamava " ma petite Boulin " e forse proprio
       la frequentazione della sua corte stimolano in lei l'amore
       per la poesia e la letteratura. Come che sia, Anna si ritrova
       damigella di Caterina d' Aragona.
       La sua prima apparizione pubblica è in un " pageant", festa
       mascherata in cui impersona la Perseveranza, mentre la
       sorella Mary, che è già l'amante del re, persona la Gentilezza, 
       e un'altra dama, la duchessa di Sulfolk, sorella del re, la
       Bellezza. Dal che si deduce che la bellezza non è la sua
       qualità più propria, anche se in tutte le descrizioni si esalta
       la sua carica sensuale - quello che viene definito il suo
       "magnetismo  animale ".
       Usando un'espressione meno antiquata, potremmo dire che
       Anna aveva " sex appeal "  .  (…)



Nadia Fusini  ( Saggio introduttivo a  Lettere d'amore di Enrico VIII ad  Anna Bolena )




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