domenica 4 marzo 2018

RISCRIVERE LA SPERANZA 4


(...) Alla protagonista della nostra storia abbiamo dato un nome
      falso per impedire che possa essere riconosciuta. Il nome che
      abbiamo scelto - Amina - è di origini orientali, ma questa
      decisione non deve trarre in inganno il lettore: la nostra
      paziente - infatti - è italiana e vive con la sua famiglia in una
      piccola cittadina del Nord Italia. Amina, in arabo, è la forma
      femminile di Amin,che vuol dire" veritiero"" che dice la verità".
      La nostra ragazza, nel corso di due anni di sedute, ci ha
      raccontato una serie di verità profonde che si sono dipanate
      dentro di lei coinvolgendo nel transfert la terapeuta che se ne
      prendeva cura fino a far sì che si instaurasse un legame molto
      profondo e intenso. Amina - però - letto al contrario, diviene
     " anima" e a noi piace pensare che questa trasformazione del
      nome corrisponda al cambiamento avvenuto nella mente della
      ragazza che ha saputo capovolgere il suo desiderio di morte
      accettando che esso si trasformasse in un percorso di rinascita.
      (...)


Antonio Piotti & Roberta Invernizzi  da  Riscrivere la speranza ( Storia di un'adolescente che voleva morire e ha imparato a volare)
     

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