lunedì 16 ottobre 2017

GESTA ROMANORUM




                     Non bisogna avere fretta di sapere se uno è buono o cattivo...



IL RIMORSO DEL BATTISTA

Silenzio. Udite. Io annuncio la sua morte
perché sono di fronte a voi l'autore
della sua venuta e dei suoi giorni
disastrosi. O fossi morto prima,
- nel deserto - come muoiono i cammelli
che si fidano troppo del proprio gozzo! Io così
della mia memoria, della memoria
che Dio mi concede sulle cose future.
Io non volevo ucciderlo
ma la mia fede si è tramutata in pietra o coltello, il
mio battesimo
in violento scorpione. Mi perdoni
se troppo poco ho peccato! Io fiorisco di colpa
come la Vergine è fiorita di lui
nel grembo involontario.

                                                                                   ***


TIMORI DELLA MADDALENA

Ho paura del legno e della rupe,
ho paura del corpo, del nervo lacerato,
dei tendini recisi, ho paura della luce,
ho paura del sasso che chiuderà la tua porta,
ho paura del vento e delle voci, ho paura
del corvo che ti mangerà, ho paura del lupo
che troverà le tue ossa, ho paura
che tu sia morto e tutte le notti
avrò paura che tu mi baci di gelo
e mi tiri i piedi sotto il lenzuolo.

                                                                       ***


MEDITAZIONE NELL' ORTO

Ricordati: chiudere il gas, le sei mandate alla porta.
C'è rischio di spezzare il calice e c'è rischio di smarrirlo
prima che tutto si compia.
E l'orto non ancora invaso, l'orecchio ancora saldo,
quanti fili dispersi da annodare
perché tutto si compia!
Scegliere chiodi giusti, scegliere il fiele e la spugna,
fare le prove con Anna e con Pilato,
discutere la piaga coi lanciatori di coltelli
perché tutto si compia.

                                                                       ***


ARIA PER TENORE

Crocifiggilo
poiché questo è il mandato
e la stanca vecchiaia si avvicina.
Inchiodalo nel passo dell'alfiere,
del suonatore di viola, dell'amico
troppo svelto coi dadi.
E ogni volta, a palazzo o nel recinto
del mercato,
dimentica i tuoi sogni e vibra forte,
rapido, fino all'elsa. Crocifiggilo.


                                                                        ***


IL CENTURIONE

Non bisogna avere fretta di sapere
se uno è buono o cattivo:
c'è tempo per capirlo, e poco tempo
per mettere a profitto la notizia.
Ma se quel dubbio vi tortura, allora
date una mano ai suoi persecutori,
date cuore al carnefice.
Per sciogliere un enigma così strano
la morte è lo strumento più sicuro.

Ne ho visti tanti morire! Un malfattore
non muore così, ma gridando di paura
come un bambino; o spavaldo, con la faccia da eroe
e modi bruschi. Disperato e insieme
sereno, così forte a pazientare,
so che muore soltanto un innocente.



        Giovanni  Raboni    da      Gesta Romanorum




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