Si faceva tua carne il respiro...
Si faceva tua carne
il respiro
nel chiamarti a nome.
Per immense foreste camminammo :
i muschi
racchiudevano l' orma del tuo piede.
Foglie di quercia
ai capelli
furono piccole mani
alate di sole.
Ma a riva d' invernali fiumi
c'è sconosciuta
quest' alba :
la voce varca grigie onde
senz' echi,
gli aliti in nebbia rappresi e dissolti
ci consumano gli orli del tuo viso.
Antonia Pozzi
Pregna di dolore...
RispondiEliminaVado controcorrente in questa giornata dedicata esclusivamente al divertimento ( quasi fosse l' undicesimo comandamento ).,
RispondiEliminamentre c 'è tanta gente al mondo che si accontenterebbe di arrivare a domani....
pare prefigurare la conclusione della sua vita.
RispondiEliminastupendamente intensa
Sì, è evidente il senso della " fine " , che purtroppo poi si concretizzerà...
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