martedì 3 giugno 2025

LA CODA DEL PAVONE ( di Buffoni )


                                  

                                                                     Cieli d' angeli e nuvole dorate...



E' appena uscito - ad Aprile di quest' anno - per lo " Specchio di Mondadori,  il volume che raccoglie le poesie di Franco Buffoni, dai suoi esordi ad oggi ( 1975 - 2025 ). La parte finale dell' Introduzione di  Massimo Gezzi è dedicata alla nuova raccolta inclusa, " La coda del pavone ", dove non si può non notare la continuità di quest' ultimo testo con uno dei libri più notevoli di Buffoni " Guerra", soprattutto per ciò che riguarda il rapporto uomini - animali. Nel nuovo libro, i comportamenti degli animali sono osservati sia da un punto di vista scientifico, sia da uno simbolico, con evidenti richiami alle religioni e ai miti teriomorfici. Dall' induismo e dalla cultura  egizia alle concezioni del cyborg, passando attraverso Ennio e Lucrezio, Apuleio, Fedro e La Fontaine fino alla cultura pop, il nuovo libro di Buffoni fa interagire in maniera pervasiva versi e prosa, arrivando ad un esame etico del vivere di ascendenza leopardiana.




SCOPRIRE IL SEGRETO DELL' INVISIBILTA'


Scoprire il segreto dell' invisibilità

delle cosiddette rane di vetro

è stata per molti anni la missione

di alcuni ricercatori della Duke.

Come riuscivano quegli strani anfibi tropicali

dalla pelle trasparente

ad essere invisibili nel sonno.

Pur se in bella vista tra le foglie?

Semplice, mentre si addormentano

stoccano nel fegato i globuli rossi

rendendo invisibile il sangue dint' ' vvene...



                                                    ***


PECORE IO VI MANDO IN MEZZO AI LUPI


Pecore io vi mando in mezzo ai lupi,

siate dunque come le colombe

semplici, ma prudenti

come li serpenti,

si legge nel Vangelo di Matteo.

E in San Pietro basilica

tra gli affreschi e le sculture

i serpenti sono ventiquattro

e quattrocentosettanta le colombe.

Una fauna a cui si aggiungono a decine

aquile e leoni, agnelli delfini pipistrelli

e lesti coccodrilli.

E pure cento draghi e un unicorno

per l' accoglienza del fantastico.

Ma gli animali più rappresentati

ad indicare tenacia ed eloquenza

sono le api, come nello stemma Barberini

dovuto omaggio alla committenza.



                                                 ***


IL NEMICO DELLA CHIESA


Tertulliano San Gerolamo e Gregorio

videro nello scorpione da schiacciare

il nemico della Chiesa,

che dal  Duecento prese il posto del serpente.

A simboleggiare la dialettica

ammirata ma ingannevole,

la falsa sinagoga.

Scorpione polispermo creatore

animale generatore.

E se Mitra il pavone lo sacrificava

perché dal sangue suo e dal seme

discendessero flora e fauna,

come un volo di uccelli accolto in cielo

si erge l' onniscienza del Cristo - pavone

di Antonello da Messina

nello studio di Gerolamo.



                                              ***


CIELI D' ANGELI


Cieli d' angeli e nuvole dorate

nel momento illusionistici della pittura

tra Cinque e Seicento, mentre evirati cantori

vedevano nel nano il sortilegio e la magia,

la stregoneria.

Ma non vi erano abbastanza nani

per il divertimento della gente

nelle fiere di paese,

allora ninos pobres si compravano

per amputare loro gambe e braccia

all' altezza di gomito e ginocchio.



                                                   ***


SE IL TUBARE DI COLOMBI


Se il tubare sommesso dei colombi

portatori di messaggi e rispettati

salvò un tempo le vite nelle guerre,

per contro si giunse a ipotizzare

l' esistenza di animali anticristiani,

come i passeri puniti con il filo

che lega loro le zampette

e li costringe a saltellare.

Perché, presenti alla  crocefissione,

avrebbero esortato gli aguzzini a inferocire

con un cinguettìo che voleva dire

" E' ancora vivo, è ancora vivo ".




                          Franco Buffoni   da    La coda del pavone



6 commenti:

  1. Da amante degli uccelli, particolarmente quelli di piccola taglia, mi ha sorpreso quanto scrive Buffoni sui passeri in "SE IL TUBARE DI COLOMBI".
    Ho ricercato senza trovarne informazioni al riguardo (mentre, se son leggende, preferisco quella del pettirosso macchiatosi del sangue del Cristo al levargli qualche spina) e sarei grato se qualcuno ne avesse da condividere.
    (PS - "CIELI D'ANGELI" ricorda Borges)
    Buona giornata.

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  2. Caro amico, per quanto riguarda ciò che la poesia di Buffoni dice a proposito dei passeri, non saprei dire da dove il poeta ha ricavato questa leggenda, perché so per certo che la religiosità in alcune regioni italiane posiziona questo piccolo uccello svolazzate e piangente intorno alla croce.
    In quanto a " Cieli d' angeli " , sarà mio compito rileggere con la dovuta attenzione poesie di Borges ( che ultimamente ho trascurato ) , mentre mi appello a qualche lettore dalla mente più fresca per avere lumi in proposito.

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  3. I "bambini poveri" amputati di gambe e braccia per esigenze cerimoniali mettono in secord'ordine le cattiverie gratuite sugli animali, ma questo è sempre stato l'uomo, di fondo: qualcosa di cattivo nell'anima, ossimoricamente volto a salvarsi l'anima..

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  4. Lo psicanalista Karl Jung - come ho già avuto modo di dire anche su questo blog - affermava che l' uomo vive di una luce divina che gli permette di compiere le imprese più eroiche ; d' altro canto ha una parte d' ombra per cui cade e ricade nei più miserandi e raccapriccianti misfatti ( come abbiamo modo di vedere anche in questo tempo.)
    Allora vuol dire che siamo " condannati " senza speranza o che avere una parte d'ombra ci giustifica nel fare il male ?
    No. L' uomo è solo in parte soggetto alle leggi di natura e agli istinti di un Io perverso : è un essere educabile, tant'è che non tutti gli uomini commettono misfatti. E cosa può educare gli uomini al Bene ? Un' adeguato controllo istintuale che deve cominciare da bambini ( il più presto possibile )
    attuato sia in famiglia che attraverso la scuola. E poi l' esempio che - da personale - diventa collettivo - sociale, dove tutti ci dobbiamo sentire protagonisti, contribuendo per quanto ciascuno può.

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    1. Sì, andremmo educati, ma ove questo fondamento difetti, non giustifico comunque ne' il male comune tantomeno l'efferatezza, la gratuità, il compiacimento del sadismo.
      Ma circostanze e tempi fanno di tutto per non favorire l'inversione di una pessima tendenza.
      Rimango spesso disamorato, affranto quasi, allibito.

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  5. Nell' ultima riga del tuo commento c'è tutto quello che una Persona e un Cittadino prova di fronte
    a tutto quello che vede ( di persona o con strumenti vari di comunicazione ) succedere nel mondo.
    Aggiungerei un aggettivo : impotente.

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