Vedi... ho pagato già il mio soldo di verità...
RICORDO LA TUA TRISTEZZA
Ricordo la tua tristezza
e quella lenta agonia delle ore.
Ricordo la tepidezza
di quella sempiterna giovinezza,
così piena di bellezza.
E quella quiete mortale
di " sonora solitudine "
che non sopravvisse al nostro imbarazzo...
***
IL VERSO CI CONSUMA
Il verso ci consuma,
ci brucia,
arde in noi,
ci graffia.
Conquistiamo la parola e la cenere,
e una calida voce
giunge al sogno che dorme
e trafigge quel cielo in un mare di pietra,
e un cuore di sabbia ci reclama.
Il verso nasce così :
di fuoco e di fucina,
di cuore ferito e di voce serena,
di cenere e di luce,
di vento e di anima.
***
SENZA AMORE
Senza amore
siamo nulla.
Solo un'ombra,
solo un silenzio.
Se ci amiamo ci nominiamo,
se ci nominiamo, siamo.
***
NON CI SONO PIU' VESTIGIA
Non ci sono più vestigia
degli ultimi baci,
si sono spente le luci
che conducono alla tua porta,
non ci sono cartelli che indichino il nome della tua strada,
né pioggia che ci bagni sotto i portici.
Non farò più quella vecchia salita,
né comporrò il tuo numero né scriverò il tuo nome,
non perderò gli autobus né calmerò il tuo pianto,
né abbraccerò la tua ombra in mille notti insonni.
Ma, a volte, la brezza
mi porterà il tuo ricordo
e porterà la mia voce dove tu ti troverai
e sentirai lo sfiorare di carezze antiche
e il sapore sulle labbra della mia bocca dimenticata.
E allora, solo allora, ricorderai tutto :
i nomi
i telefoni
la pioggia
gli abbracci...
E allora, solo allora
potremo dimenticarci.
***
OGGI VORREI CHE QUALCUNO MI SALVASSE
Oggi vorrei che qualcuno mi salvasse,
un eroe della vita quotidiana,
un miliziano delle cose semplici,
un giovane cuore senza cicatrici,
un amico e niente più,
un sostegno dove appendere le mie paure e le mie pene.
Oggi vorrei che qualcuno sostenesse
tra le sue mani forti e valorose
tutta la mia codardia ridotta in frantumi,
e mi dicesse " vieni" semplicemente,
senza smancerie, senza false lusinghe
spingendo il mio spirito leso
al di là dei versi,
dei libri inediti,
delle parole vuote.
Oggi vorrei che qualcuno mi trascinasse
fuori da questo rifugio in cui abito,
mi aiutasse a pulire la ragnatele,
ad appendere a una corda ciò che deve essere lavato:
le lenzuola consumate,
la tristezza desolata,
la sterile solitudine delle sconfitte.
E dopo aver steso tutto al vento,
mi offrisse la sua spalla come sostegno
dove appoggiare la mia fragile integrità,
la mia delusione vestita da domenica
per poter di nuovo camminare.
Marisa Pena ( Trad. di Marcela Filippi )
Bellissima la prima poesia. Poi Conte con questa canzone straziante: "ero più amaro ero più giovane"
RispondiEliminaBenvenuto su questo sito!
RispondiEliminaHai ragione: le poesie sono belle e racchiudono dentro una semplicità quasi discorsiva molti dei sentimenti che gli uomini sperimentano in amore.
E di Paolo Conte che dire ? Molto suggestivi i testi su una musica che si riconosce d'acchito.
Insomma: un Grande della nostra musica!