Io non più io, di pietra
mongoli a cavallo
ogni morso dell'esistenza
quando si compie
è a cavallo, immobile
gennaio spaventa
o nel freddo vento di ottobre.
***
Inno che lacera i cortili
notte, notte, notte
certe volte le ho trascorse
nel gelo, in preghiera abissale
nel letamaio d'angoscia.
***
La perfezione della primavera
quando fioriscono i ciliegi
e i fiumi somigliano al mare
il monaco prega in un angolo
e piange per le cose del mondo
e sorride per la propria morte
quando le cose del mondo
saranno sparite a anche lui sarà
tutt' uno con i ciliegi.
***
I monasteri erano ancora lontani
ma venivano recitando
le loro preghiere
lasciando la morte e la vita
oltrepassando l'abisso di nessuno.
***
Qui è bastato un piccolo gesto
che distruggesse le acque,
fu un tempo levigato, di un migliaio di anni,
noi ci guardammo da un mare all'altro
poi fummo su una stessa cima
perfettamente uguali.
Roberto Carifi da Ablativo assoluto
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