Solo tu mi vedrai, nella sera...
Ho un'epidermide liscia e dura
trasuda gentilezze e docile
innocenza. Le ghiandole velenifere
sono ben nascoste nell'incavo del collo
il sangue guasto che mi idrata
lo tengo in serbo per me.
Solo tu mi vedrai, coperta di squame
nella sera, gli occhi senza palpebre
dalla cornea di ceramica, la cucina
tramutata in un'oasi di ghiaccio.
***
Assorbo la tua assenza
come gli oggetti della casa.
Sei partito e ci hai lasciati
senza tue notizie. Nulla sanno
i muri, l'accappatoio; l'abat- jour
scherma fantasmi e il latte
attende acido in frigo.
Per incuria una noce
si spacca nel petto. Nella madia
- indifferenti- le tarme alimentari.
***
Strisciamo sulla rena come anfibi
dopo il battesimo nelle acque
mi hai resa discepola all'istante
per risonanza di verbo, una rete
di coincidenze ad annunciare
la nostra connessione da secoli
ti vedo tra dune, su cammelli
con un turbante assiderato
ti vedo altrove, le mani sugli occhi:
la tua parola è cura per gli infermi.
Valentina Furlotti da Fosforescenze
Bentornata!
RispondiEliminaHo assorbito la tua assenza come gli oggetti della casa. Sei partita e ci hai lasciati senza tue notizie ... ;-)
Non posso che ringraziarti per questo tuo affettuoso interessamento che fa bene al cuore...
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