giovedì 13 ottobre 2016
MADRI E FIGLIE
(...)Per tutte le figlie e le anziane donne, la prova vivente che
l'anima, nonostante le denigrazioni culturali affermino il
contrario, nonostante le delusioni d'amore, nonostante le
scelte sbagliate, nonostante gli scontri e le ferite...che l'anima
torna ancora a vivere, vive ancora, e con grande vitalità...
per tutte le figlie e le anziane donne, che da tempo sono
convinte, o da poco hanno avuto l'illuminazione, che
nonostante le pecche, nonostante l'ego blateri il contrario,
la saggezza è infusa nel loro corpo e nella loro anima dalla
nascita e rappresenta sia la loro eredità dorata sia la loro
scintilla d'oro. Per tutte le figlie e le anziane donne che stanno
costruendo le credenziali che più hanno importanza: la prova
è che la donna è come un grande albero che, data la sua
capacità di muoversi invece di rimanere immobile, può
sopravvivere alle tempeste e ai pericoli più terribili e
rimanere ancora in piedi; e ritrovare ancora il suo modo di
ondeggiare al vento, di continuare la danza. Per tutte le
figlie che stanno imparando, che hanno appena iniziato o
sono già a bun punto, e diventare " normalmente maestose",
sagge, selvagge e pericolose come sono chiamate ad essere
- che è tanto. Tanto. Tanto.
Per loro...
per noi tutti,
Grande Madre, Grande Padre,
Grande Figlio e Grande Figlia allo stesso modo...
Possiamo tutti
essere più profondi e fiorire,
creare dalle ceneri,
proteggere quelle arti, idee e speranze
cui non possiamo permettere di scomparire
dalla faccia di questa terra.
Per tutto questo, possiamo vivere a lungo e
amarci l'un l'altro,
giovani da vecchi
e vecchi da giovani
per sempre.
Clarissa Pinkola Estés
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