mercoledì 21 giugno 2017
PENSIERI DI UNO PSICANALISTA IRRIVERENTE 3
(...) Certo, un analista che mettesse sempre Tinto Brass sarebbe un
analista depresso, uno che cerca nella terapia un modo di
eccitarsi, o uno che mettesse sempre Quentin Tarantino.
L' analista deve avere una gamma di personaggi e registi
tendente all'infinito. In qualche modo l'analista diventa un co-
produttore che ha ampia scelta di quali attori ingaggiare
tramite il casting e di quale regista avvalersi. E' ovvio che la
stessa scelta spetta al paziente e il fine è quello di poter
sviluppare il discorso del paziente e non il proprio.
E' come se, pensando al gioco del Lego, il paziente avesse a
disposizione anche quei pezzi che possono essere usati in un
solo modo, per esempio il pompiere o il distributore di benzina.
L'analista invece dovrebbe usare principalmente quei
pezzettini che servono di più a fare collegamenti, tranne nel
caso in cui ci sia una storia che si inceppa perché manca il
pompiere, allora non vedo il motivo per cui l'analista non possa
metterci il pompiere. (...)
Antonino Ferro da Pensieri di uno psicanalista irriverente
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