" Andando " è una poesia che mette al centro il difficile e inquietante percorso dell' esistenza umana. Un viaggio filosofico che diventa riflesso delle emozioni che ogni umano vive nella vita, nella difficile comprensione su quale sia il modo più opportuno per affrontare il passato, il presente e il futuro. Un percorso che si snoda tra illusioni, rimpianti, speranze e la consapevolezza dell' inevitabile fine. Pirandello esplora in questa poesia quale sia il contrasto tra il futuro idealizzato e il passato trascurato, offrendoci una riflessione intensa sulla condizione umana.
C'è chi dice che sia più semplice scrivere di un poeta conoscendolo. Io non la penso così: a meno di scrivere un commento letterario, preferisco leggere le poesie lasciandomi cullare dal sogno, dal non detto, dalla leggerezza, da un abbraccio di emozioni....
" Innue " è la prima traduzione italiana dell' opera di Joséphine Bacon, autrice ( del Québec ) impegnata nella scena artistica autoctona canadese, nonché ambasciatrice della cultura Innu. Sin dalle poesie d' esordio fino alle più recenti, la sua appare come una " poesia incarnata ", vissuta sia come passione che come militanza nei confronti di una memoria da salvare. Bacon scrive le sue poesie in una lingua che contiene la bellezza dell' oralità, autotraducendosi in un francese di grande leggerezza. Scoprire i suoi scritti significa aprirsi a una vita di parole vaganti, che vengono a noi dal repertorio lessicale della lingua parlata. La forma si costruisce su quei temi che ritraggono la tradizione del nomadismo, raccontandoci la vita nella tundra canadese. Ma il territorio non è solo un luogo che contiene, ma un' entità esso stesso, che vive negli elementi che lo abitano, costituendosi così come paesaggio interiore. In questi attraversamenti, esistenziali e letterari, troviamo una voce che prende la parola, nel suo rapporto con gli altri e con le cose ; il mondo dentro di sé si relaziona con quello esterno, entrambi in continuo mutamento.
Il mio dolore,
diventato rimorso,
è il lungo castigo
che curva la mia schiena.
La mia schiena somiglia
a una montagna sacra,
piegata dall' aver amato
tante volte.
***
Tu che hai visto la carestia
tu che conosci
i sogni
hai tracciato un sentiero
affinché i bambini
seguano le tue tracce.
***
Figlia del Nord,
mio nonno dice
senza collera :
" Il figlio del Sud
chiama il vento dell' Est
per risvegliare la tormenta
dell' Ovest.
Sicuro che i suoni
i canti e le danze
sentono il battito
dei cuori raccolti
nella cavità del tamburo.
***
Papakassiku, Atikuapeu
quello che si spera
tu mi porti verso
Missinaku
che offrirà la trota grigia
della nostra terra, e se
ho freddo,
Uapishtanapeu
mi terrà al caldo
nel mio sonno.
Ushuapeu
mi porterà vicino a
Tshishikushkueu,
colei che veglia
sui battiti delle terra
nel mio cuore.
***
Papakassiku, stasera,
mi offrì la tua scapola,
cacciatore afflitto,
non ho bisogno di mappa
perché stendo la tua scapola
in un fuoco di braci
che mi guida verso te.
Sparpagliato,
mi perdoni
ci liberi
dalla carestia
io ti vedo :
domani, mi aspetterai
nella tundra.
***
Il midollo delle tue ossa
colpisce
l' invisibile,
opera accecante
sulla scapola
del caribù.
***
Una notte di stelle ci invita,
ci racconta
l' Orsa Maggiore
Le aurore boreali
danzano i gesti della terra
è la notte delle cicatrici che perdonano.
***
I nostri passi hanno lasciato le loro tracce :
noi apparteniamo a un fiume
tu infossi in noi
un serpente di ferro.
Un fuoco annega i nostri lamenti.
Joséphine Bacon da Innue , Poesie 2009 - 2018 ( Trad. di Francesca Maffioli
E' appena uscito - ad Aprile di quest' anno - per lo " Specchio di Mondadori, il volume che raccoglie le poesie di Franco Buffoni, dai suoi esordi ad oggi ( 1975 - 2025 ). La parte finale dell' Introduzione di Massimo Gezzi è dedicata alla nuova raccolta inclusa, " La coda del pavone ", dove non si può non notare la continuità di quest' ultimo testo con uno dei libri più notevoli di Buffoni " Guerra", soprattutto per ciò che riguarda il rapporto uomini - animali. Nel nuovo libro, i comportamenti degli animali sono osservati sia da un punto di vista scientifico, sia da uno simbolico, con evidenti richiami alle religioni e ai miti teriomorfici. Dall' induismo e dalla cultura egizia alle concezioni del cyborg, passando attraverso Ennio e Lucrezio, Apuleio, Fedro e La Fontaine fino alla cultura pop, il nuovo libro di Buffoni fa interagire in maniera pervasiva versi e prosa, arrivando ad un esame etico del vivere di ascendenza leopardiana.
Attraversiamo da soli questi mondi in contrasto...
I " Canti del ritorno" non sono una semplice raccolta di poesie eterogenee, bensì formano un libro coeso e a sé stante, centrato su un tema specifico : la morte. La narrazione si articola in quattro sezioni, ognuna introdotta da una breve prosa poetica a cui seguono una serie di componimenti. A questa struttura viene dato il compito di raccontare la ricerca da parte dell' Io di un canto, attraverso il quale ritornare a una dimensione esistenziale autentica che abbracci l' esperienza di morte che anima il viaggio . Un viaggio che attraversa il ciclo delle stagioni e le varie fasi del giorno, formando un vero e proprio percorso di indagine esistenziale ed espressiva. Un cammino che si dipana di fronte a chi tenta la parola, mostrandogli la via.
Di tutti gli angoli del pianeta ho scelto la tua spalla...
" L' orlo della notte ", presentato nella Collana Specchi", consiste in un' antologia di testi pubblicati precedentemente in altre opere dell' autrice, di cui alcune per la traduzione italiana di Alessio Brandolini. Nel testo presentato, l' amore- in tutte le sue manifestazioni- percorre intensamente la scrittura poetica di Marisa Perez : amare è qui una forma di vagabondaggio attraverso i corpi, una saggezza della pelle che celebra la gioia degli incontri, pur ammettendo la fatalità e il dolore delle rotture. Un misto di intimità e impegno che si muove come un pendolo dalla compassione per gli ultimi, alla " Ninna nanna " per un bambino che non c'è più. Niente infatti sfugge all' occhio e alla sensibilità attenta e partecipe della poeta, che si sofferma ( in alcune sezioni della raccolta ) a descrivere sia il suo " sradicamento " ( dalla Spagna franchista all' Argentina, e poi di nuovo in Spagna ) e gli orrori delle guerre.
TUTORIAL PER ACCONCIATURA
Mentre tocco, Maria, la tua testa di bambina
e dall' asciugamano scende
una cascata di capelli bagnati
penso : " perché questo amore avvenga
è dovuto esistere un uomo ".
Così,
il quadro familiare di due donne
dedicate al rito dell' acconciatura
è anche maschile.
Lo dice già Platone nel suo Convito.
Abbiamo perso, Maria, l' istinto di unità.
Basta vedere i giornali.
La morte, l' abuso, le gonne sul pavimento.
Un giorno saprai pettinarti da sola.
Saprai cadere a terra e rialzarti,
come questa spazzola.
L' asciugacapelli sarà la malinconia
di una madre prudente
da dimenticarsi nell' urgenza
di un appuntamento d' amore.
Che il mondo del futuro ti sia lieve.
Non vedranno quel regno
i pettini di questa casa.
***
IL CIELO TRA PARENTESI
Che le cose
si aggiustino nelle loro forme
non significa
che siano diventate nostre.
Forse vuol dire
che l' albero dell' assenza
ha messo steli e radici
nella terra adeguata.
Come a un ospite inatteso,
bisogna saper dare
il posto giusto
persino al vuoto.
***
SRADICAMENTO
Mi arrendo qui, distesa alla tua destra.
Di tutti gli angoli del pianeta scelgo la tua spalla,
senza altro nord che il sud dei miei ricordi
nonostante quegli uccelli di latte
e il fuso orario
che mi buttano a capofitto nel futuro
come si getta una pietra
in uno stagno senza fondo.
***
NINNA NANNA PER UN FANTASMA
Chissà
se potrò condurti per mano
per sentieri inerti e insonnoliti
come un fascio di comete con luci sul corpo
e una giubba per scoiattoli incantati.
C'è un bambino che geme.
Io non so consolarlo.
***
VIAGGIO VERSO LA CRISALIDE
Per vivere dopo la cenere
bisogna intraprendere il viaggio verso la crisalide
e tornare a nascere con un' altra lingua,
come un bambino straniero
in un paese
dove il tuo amore non esiste.
***
UNICO INCONTRO, I
Oggi,
che quella casa non esiste,
non so più come chiamarti :
dimoro in un esilio senza mura.
***
INCONTRO, II
E mentre ti accarezzo con il palmo della bocca
e ti mastico con i denti delle mani
come un' ala danzante di cicala
mi giungono i ricordi di un pennuto,
di un bebè, di un' alba fredda d' inverno sul Costanera,
Riconoscendo quanto da un punto all' altro era respiro...
Colpisce nei versi de " La strada di Morandi " una grazia lieve e malinconica, ma che tuttavia non si nega ad un pensiero profondo, e men che mai nasce da un' ingenua adesione all' esperienza esistenziale, ma poggia su un solido substrato, colto e costituito da una silenziosa opera di accumulazione. Il richiamo al tempo che non c'è più, ma che riemerge dalla memoria, non è solo nostalgia dell' età della giovinezza e della presenza di quei poeti e artisti che " sono rimasti si direbbe senza un sogno / intero ", ma è il tentativo di sostanziare sulla carta le tracce di quell' epoca di vitalità, di proiezione nel futuro e di malinconica grazia - appunto - che vide protagonista un' intera generazione. Vitale ci parla ( anche ) di un mondo che è finito sbriciolato sotto i colpi di un individualismo sempre più incalzante; ci racconta di una " società delle lettere" sparita insieme alla convinzione che la letteratura possa servire se non a cambiare il mondo, almeno a comprenderlo meglio, nella consapevolezza che il mondo sono soprattutto gli altri, donne e uomini, esseri viventi, oggetti.
Il tempo, forse, o il suo battito dentro il cuore...
Alberto Bertoni è nato a Modena, luogo in cui nelle " Lettere stagionali " si contempla la trasfigurazione metafisica ( con quel nominarne solo la M*** iniziale, omaggio dichiarato al modo che Antonio Delfini - poeta che scrisse il solo " Poesie della fine del mondo "- aveva di indicare la città di Modena, specificandola così come entità esistenziale.)
Propongo al vostro ascolto un brano della compositrice Helene Riese Liebmenn : nacque a Berlino nel 1795 e molto presto manifestò la sua inclinazione per la musica. Enfant prodige, a tredici anni suonava in pubblico e a quindici pubblicò una Sonata per pianoforte. Il suo stile richiama quello viennese classico di Mozart e del primo Beethoven.
Il terzo movimento della sonata per viola e pianoforte ( che qui si può ascoltare ) sviluppa il tema dell' aria " Noi ci darem la mano" dell' Opera " Don Giovanni " di Mozart.