Ovunque e della gioia perfetta integrità siamo...
E' una poesia che parla d'amore, ma lo fa fuori dagli schemi: non è un'elegia della donna amata; non è la descrizione di un momento felice trascorso o da trascorrere insieme; non è nemmeno una dichiarazione d'amore che passa per una metafora o una trasposizione naturalistica. Secondo l'autore, l'essere umano è composto da innumerevoli altri sé, così che quando l'oggetto d' amore si allontana, è come se - materialmente - le persone che abitano il corpo dell' innamorato lo abbandonassero. Resta solo lui, un'ombra, un " nessuno" che brancola nel buio del desiderio e dell' attesa, un nessuno che fino al loro e tuo ritorno passa la sua solitudine a sognare.
IL TUO RITORNO SARA' IL MIO RITORNO
Il tuo ritorno sarà il
mio ritorno
i me stesso ti
seguono, io solo
resto;
un'effige d'ombra o
che pare
( un quasi qualcuno
ch'è sempre
nessuno ),
un nessuno che, fino
al loro e tuo ritorno,
passa perenne la sua
solitudine
a sognare i loro
sguardi aprirsi al tuo
mattino
a sentire le stelle
levarsi nei tuoi cieli:
quindi, nel nome
misericordioso
dell' amore,
non tardare più di
quanto io privo di me
sopporti l'assenza
dell' attimo in cui un
altro
stringa fra le braccia
la mia stessa vita che
è tua
- quando paure,
speranze, credi,
dubbi, spariranno.
Ovunque e della gioia
perfetta integrità
siamo.
Edward Estlin Cummings
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