Le presine da forno sentiranno la mancanza...
Questo libro di Carnaroli mette in versi, con un immaginario macabro - quotidiano 50 tentati suicidi di " casalinghe disperate " o di una sola la cui immaginazione si faccia carico di tutte le donne, tra paste sfoglie, lavatrici, rubinetti pieni di calcare, supermercati. Nonché 50 descrizioni di oggetti di uso domestico trasformati in armi letali per altrettanti omicidi : un cavatappi, un barattolo di pelati, il guinzaglio del cane... Dunque, omicidi o suicidi sono le facce di una stessa medaglia, a seconda che lo sconforto prenda la piega dell' autolesionismo o dell' impulso omicida; un mondo femminile - dunque - con tutte le sue paure, frustrazioni, costrizioni, desideri repressi ( come se li immagina l' autrice ).
A questo punto però mi chiedo : per chi è stato scritto questo libro? Chi mai saranno le possibili lettrici ? E qualche dubbio mi assale : le casalinghe disperate penso di no , in quanto questa immagine della donna tra le mura di casa mi sembra rimandi a uno stereotipo ormai superato ( e anche perché - dal tipo di versificazione non propriamente chiarissima - probabilmente non sarebbero in grado di comprenderlo-).Le donne emancipate, nonché quelle " in carriera" neanche, perché si sentirebbero lontane anni luce da simili personaggi ( e non avrebbero neppure il tempo di leggerlo e di farci qualche riflessione..).
Adunque, questo libretto edito da Einaudi , " cui prodest? ". Ai lettori ( se vorranno ), l' ardua sentenza...
nella gabbia dei leoni
coi bambini che guardano
la mia testa
muoversi
come coda di
lucertola il corpo
continua a scattare
foto ricordo.
***
dentro il garage
dove ho passato l' infanzia a
separare i chiodi dalle viti
per mostrare a mio padre
di valere almeno quanto gomma
da bagnato mclaren
abbassare il finestrino
sgasare.
***
preparo il giorno
del mio trapasso stendo
la pasta sfoglia passo
passo
come dice benedetta
detto cotto
le presine da forno
sentiranno
la mancanza quando
cadrò
di sotto.
***
raggiungere lo stato profondo
che solo dash bucato lavatrice
di sporco
fare il cambio - scheletro nell' armadio
partorire pelle
come le cicale.
***
questi pois bianchi su lenzuolo
dove ricalca la mia guancia
una forma di fetta
arancia o carne
fanno malattia infantile
lamento voglio pappa
la mia guancia dicevo
aderisce
come sangue
alla mutanda
solo con acqua calda
si leva
o sveglia.
***
il barattolo
dei pelati appoggiato sul piano
da lavoro della cucina
ancora chiuso
che nessuno
ha voglia di mangiare
si sa nella carneficina.
***
una cornice
d' argento dove prima
c'era tuo babbo che ti teneva
per un braccio
eri vestita di bianco
con un mazzolino
scialbo di fiori
ridi
non sapevo ancora
come gridi.
***
penzolare dalla trave
che mio padre
ha aiutato a costruire
i muratori
scelti
dall' ingegnere
premio
ditta miglior cantiere.
***
chiedo malattia terminale
melanoma almeno macchia sospetta
sul tallone dove batte l' adidas
in promozione
di un numero più piccolo
del mio reale dolore.
Alessandra Carnaroli da 50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti