mercoledì 23 novembre 2016

INCANTESIMO




Se - al tuo scrittoio - metti da parte il lavoro,
prendi giù un libro, cerchi questi versi
e leggi che io sto lì in ginocchio, l'orecchio
contro il tuo petto dove i muscoli
si inarcano come grossi tomi che si aprono, in curve
di gabbiani, attraverso le onde sonore del tuo cuore,

e che mi passi le dita fra i capelli,
sfilando dalla massa ribelle ciocche
sottili come segnalibri di seta scarlatta,
e mi accarezzi le guance come se lisciassi
veline tra rigide illustrazioni,
e mi tiri verso di te

per leggermi solo negli occhi, vedrai,
in monocromo argento, te stesso,
seduto al tuo scrittoio, prendere giù un libro,
cercare questi versi  e allora -amore -
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.


        Kate  Clanchy   da    Poesia n. 300

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