" Non può esserci un Dio perché - se ce ne fosse uno - non crederei che non sia io " ( F. Nietzsche )
(…) Caravaggio, seguendo il mito raccontato da Ovidio,ci presenta
il giovane Narciso affacciato sulle acque che gli restituiscono
- in una perfetta simmetria avvolta dal buio - la sua immagine
adorata. La bellezza di Narciso contiene - si capisce - una
trappola mortale:la fascinazione per se stessi può essere fatale.
E' quello che accade anche nel mito: nel tentativo di afferrare
la propria immagine riflessa, il giovane Narciso sprofonda
nell'abisso delle acque perdendo la propria vita. Freud aveva
coniato da questo mito una figura fondamentale della clinica
psicoanalitica : il narcisista è colui che perde la propria vita
restando alienato nell'infatuazione esaltata ma sterile per la
propria immagine.Nel mito di Ovidio, Narciso è - infatti - colui
che suscita ammirazione e amore, ma che non può - a sua volta
- né provare né ricambiare in nessuna forma. L' anestesia
affettiva è un tratto anche clinico della personalità narcisistica
che segnala la sua impossibilità di entrare in una forma di
legame con l'altro in quanto tutta la sua libido appare
sequestrata dal proprio Io. Non a caso per Freud, l' Io è il
primo oggetto di investimento libidico, il suo "serbatoio "
originario. Il che significa che l'essere umano non nasce
predisposto all'altruismo ma, casomai, al culto di se stesso. Il
narcisismo definisce la tendenza dell'uomo che contrasta
radicalmente con la tesi aristotelica dell'uomo come animale
sociale. Il nostro Io è il primo grande e insidioso idolo alla cui
potenza immaginaria la nostra vita si consacra. Il fascino di
Narciso è lo stesso che troviamo nell'autosufficienza enigmatica
del gatto - per riprendere una nota immagine di Freud - che
contrasta con la fedeltà obbediente e servile del cane altruista.
Si tratta di una differenza che riguarderebbe - sempre per
Freud - anche lo sviluppo dei sessi : il bambino tende ad
accentuare la dipendenza ( anaclitica ) dalle cure materne
sulle quali si appoggia, alla ricerca di un sostegno ( è più cane
che gatto ); mentre la bambina resta più facilmente attaccata
( narcisisticamente ) alla propria immagine ( è più gatto che
cane ). (…)
Massimo Recalcati da I Tabù del mondo
Narciso ( Caravaggio )
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