Robert Adams ( America )
(…) La parola " sincerità" - quindi -va applicata all'arte con
cautela, riferendola semmai a quella che potremmo chiamare
la sincerità del distacco dai condizionamenti dell'artista. Con
questo, stiamo sfiorando un nodo critico legittimo, perché al
centro del nostro interesse è l'essenza dell'arte, la
conformazione complessiva che un artista trova nella sua
materia, il significato che scopre nell'apparente confusione
della vita.
Altro metro di giudizio improprio è la " biografia",la vita dell'
artista.Non si possono disprezzare le poesie di Marianne
Moore per la sua abitudine ad indossare abiti stravaganti, o i
racconti di Faulkner per la sua fama di bevitore, così come
non si può attaccare una fotografia perché chi l'ha fatta lavora
per " Life" o all'Università, è socialista o meno e così via.
Secondo il critico Max Kozloff le note di presentazione di un
fotografo dovrebbero specificare - tra l'altro - " le origini di
classe dell'artista e i suoi rapporti professionali ". Come
regola generale vale invece il contrario, perché le uniche cose
che distinguono un fotografo da chiunque altro sono le sue
immagini, il solo motivo del nostro particolare interesse nei
suoi confronti. Del resto, se non si possono capire le immagini
senza conoscere i dettagli della vita privata dell'artista, questa
sarebbe una buona ragione per scartarle. L'arte - per
definizione - è indipendente da chi l'ha prodotta.
Col passare degli anni spero anche che i critici possano
liberarsi del loro pesante accademismo per arrivare alla verità
Elaborati schemi concettuali di interpretazione - come la
psicoanalisi - tendono perlopiù ad allontanare dalle fotografie
e a semplificare oltremodo il mistero e la qualità dell'opera.
George Orwell ha scritto che " si può interpretare " una poesia
solo riducendola ad allegoria, che è come mangiare una mela
per i suoi semi". Mi piace la similitudine perché conosciamo
tante splendide immagini di mele ( Cézanne, Stieglitz, Steichen,
etc ),
ma non perdiamo per questo il piacere di mangiarle.Per alcuni
però,le idee costituiscono l'interesse primario.Orwell mostrava
i pericoli di un'eccessiva interpretazione, citando un passaggio
da un libro su Amleto :" Nell' Amleto, un desiderio inconscio
di incesto impedisce all'eroe di sposare la ragazza che ha
corteggiato".Quindi proseguiva con un commento che mi piace
ricordare agli amici intellettuali : " Davvero molto ingegnoso,
ma quanto sarebbe stato meglio non averlo detto! ". Come
sarebbe parsa migliore la storia, più ricca, più complessa,
come la vita stessa . (…)
Robert Adams da La Bellezza in fotografia
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