Il bambino e l'avvoltoio ( foto di Kevin Carter )
(…) Nato a Johannesburg nel 1954, Kevin Carter era, insieme a
Greg Marinovich, Ken Oosterbrocke e Joao Silva un membro
fondatore del Bang Bang Club, il collettivo di fotografi
sudafricani attivi tra il 1990 e il 1994, il cui operato testimoniò
alcune tra le più drammatiche vicende socio- politiche che
caratterizzarono il Paese, tra cui la complessa transizione dall'
apartheid alla democrazia.
Le immagini scattate da Carter e dai suoi compagni, viste a
più di vent'anni di distanza, restano difficili da guardare.
Costituiscono un catalogo agghiacciante delle tragedie
naturali e umanitarie che da anni flagellano un continente, e di
come la disperazione possa spingere alcuni individui ad agire
con una violenza che esula da qualsiasi inibizione etica o
caritatevole. Carter si distinse per essere uno dei primi
fotografi a documentare le torture e le lotte che agitarono il
Sudafrica nei primi anni del Novanta; è sua anche l'immagine
di tre attivisti dell' Afrikaner Weerstandsbeweging, l'
associazione estremista paramilitare coinvolta nella guerra del
Bophuthatswana, in procinto di venire comunque uccisi dopo
essersi arresi. Ma furono le immagini della carestia sudanese
che gli valsero gli onori e i disonori della cronaca.
Il 26 Marzo del 1993, il New Jork Times pubblicò infatti un
articolo di Donatella Lorch sulla gravità della situazione in
Sudan accompagnato da una fotografia di Carter dove un
bambino, visibilmente denutrito e accovacciato al suolo in uno
stato di semi incoscienza, è seguito da un avvoltoio. Non è
oggettivamente frequente che la popolazione di un Paese vasto
e complesso come gli Stati Uniti si interessi con particolare
attenzione di eventi che avvengano fuori dalla nazione, ma la
reazione del pubblico davanti a un'immagina così forte come
quella di Carver non si fece attendere. Diverse associazioni
benefiche registrarono un incremento di donazioni fino ad
allora sconosciuto, e molti lettori domandarono a viva voce di
sapere che fine avesse fatto il bambino della foto. (…)
Francesca Bonazzoli e Michele Robecchi da Smascherati ( Storie e segreti dietro ai ritratti più famosi )
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