lunedì 4 marzo 2019
L' ILLUSIONE DI NARCISO 3
(…) Tuttavia, il mito di Narciso, non si limita a mostrare la potenza
seduttiva dell'illusione di farsi un nome da sé, ma ne evidenzia
anche il rischio mortale. Narciso vorrebbe cancellare la
distanza che lo separa da se stesso, reintegrare il suo doppio che
vede riflesso, negare quella divisione che attraversa tutti noi
impedendoci di credere troppo al nostro Io. Nessuno di noi,
infatti - salvo i grandi paranoici - può pensare di coincidere
perfettamente con l' Io che crede di essere. Nel tentativo di
realizzare questa coincidenza,di annullare lo scarto che sempre
ci separa da una perfetta coincidenza con noi stessi, Narciso
perde la sua vita.Per questa ragione Lacan ha messo in evidenza
il carattere profondamente suicidario del narcisismo umano:
idolatrando la propria immagine, perseguendo il sogno
onnipotente di cancellare l'alterità,il sogno di Narciso naufraga
nell'abisso oscuro delle acque. Credere di essere un Io è - infatti
- la malattia umana per eccellenza,la follia più grande, la forma
più subdola e pericolosa di idolatria.Se la modernità ha segnato
il tempo della giusta emancipazione dell' Io dagli oscurantismi
irrazionali della superstizione, se la voce di Kant ha definito la
stagione dei lumi come l'uscita necessaria dell'uomo dal suo
stato di minorità, l' epoca ipermoderna, quella in cui viviamo,
non ha forse trasformato l' Io stesso in un nuovo idolo pagano
altrettanto superstizioso di quelli che la ragione critica dell'
Illuminismo ha smascherato nella loro impostura ? (…)
Massimo Recalcati da I Tabù del mondo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento