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venerdì 27 gennaio 2017

VEDRAI CHE E' BELLO VIVERE ( TEREZIN )

 
 
                                   Disegno di un bambino di Terezìn 
                              

            Furono 15.000 i bambini internati in quel posto
            di morte e ne uscirono solo 100. Vivi, ma segnati
            a vita da un ricordo troppo cruento per essere ricordato
            e troppo forte e grave per essere dimenticato.



Chi s'aggrappa al nido
non sa che cos'è il mondo,
ma sa quello che tutti gli uccelli sanno e
non sa perché voglia cantare
il creato e la sua bellezza.
Quando all'alba il raggio del sole
illumina la terra
e l'erba scintilla di perle dorate,
quando l'aurora scompare
e i merli fischiano tra le siepi,
allora capisco come è bello vivere.
Prova, amico mio, ad aprire il tuo cuore alla bellezza
quando cammini tra la natura
per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:
anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,
vedrai che è bello vivere.


   Da un bambino di      Terezìn , 1941


lunedì 31 ottobre 2016

FILO SPINATO




Su un acceso rosso tramonto,
sotto gli ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino i fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.


        Pietro , bambino ebreo, ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezin