lunedì 29 ottobre 2018

POETI IN AMORE

 
 


                      " Peu m' importent les problèmes, mon amour puisque tu m'aime…"



Amore, bada, se mi vuoi ferire,
che la ferita non mi sia mortale.

Lagnarmi non m'udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.

Come la cerva ch'è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.

Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirà.


                          Lalla Romano    da        Poesie


                                 ***


Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t' amo come si amano certe cose oscure
- segretamente - tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé - nascosta - la  luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T' amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amarti altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.


                            Pablo Neruda    da    Cento sonetti d'amore


                                         ***


Io penso sempre di morire,
nessuno mi ha mai amata.

Io vorrei essere silenziosa come la figura di un santo
e che tutto in me fosse spento.

Mi farebbe la sera sognante
e gli occhi piangenti.

Io non so dove andare,
ma dovunque ci sei tu.

Tu sei la mia patria segreta
e non voglio nulla di più leggero.

Come fiorirei dolce con piacere su nell'alto
al tuo cuore azzurrocielo.

Metto soavi pensieri
intorno alla tua casa pulsante.


                        Else Lasker- Schuler    da      Poesie


                                          ***


E' stato bello, tesoro mio,
ora sei a nanna,
niente più avanti e indietro,
quasi hai smesso di strillare,
ecco l'altro cuscino, in braccio
l'orsacchiotto,
ma poi li scagli
tutti e due verso la finestra
che non si può aprire,
e io te li riporto,
succede tante volte,
ma quando ti bacio
accarezzo i tuoi capelli grigi:
sono appena passati vent'anni
dalla prima volta;
allora ti fai immota,
non vuoi più strozzare
i bambini, te oppure me,
ti ritrovi almeno
nel piccolo vano chiuso
senza tavolo e senza sedie,
chiedi dell'acqua
ma basta
che tu pianga
stilla dopo stilla
giù dal volto
fino alla bocca
da cui non mi separo.

               Gunter Herburger   da         Nuovi poeti tedeschi


                                  ***


Mio Dio, fate che colei che potrà essere la mia sposa
sia umile e dolce e diventi per me una  tenera amica;
che ci si possa addormentare tenendoci per mano;
ch'ella porti al collo - un po' nascosta tra i seni -
una catenina d'argento con una medaglia:
che la sua carne sia più liscia più tiepida e dorata
della prugna addormentata al declino dell'estate;
c'ella diventi forte da vegliare sull'anima mia
come un'ape sul sonno di un fiore; e che,
il giorno in cui morrò mi chiuda gli occhi
e per sola preghiera s'inginocchi,
congiungendo le dita sul mio letto,
con quel rigonfio di dolore che soffoca nel petto.


                  Francis  Jammes    da     Poesia francese del Novecento


2 commenti:

  1. Molto belle, straordinaria scelta musicale, la "voce dell'amore" per eccellenza

    RispondiElimina
  2. Sì, un Inno ad un sentimento immortale. Da qualsiasi punto di vista lo si voglia considerare.
    Grazie

    RispondiElimina