venerdì 19 ottobre 2018

LETTERE ALLA MADRE ( C. Baudelaire ) 3


Metà Aprile 1845

(…) Fammi il piacere, ti supplico, di grazia: mandami un po' di
      soldi : 30 se puoi, meno se vuoi, o ancora meno.Sono in un tale
      affaccendamento di correzioni, di annunci e di bozze, che non
      mi è possibile muovermi e uscire in cerca di denaro.
      Se avessi potuto - infatti - sarei venuto immediatamente da te.
      Se comincio questa lettera con una richiesta " interessata " è
      perché - alla fine - tu non prenda queste mie parole come un
      sotterfugio.
      Infelice, umiliato, triste come sono, ogni giorno violentato da
      una mole di bisogni, credo si debba essere molto indulgenti con
      me. Non sapevo, poiché il fatto stesso di vivere e tutti i miei
      affanni mi impediscono - credo - di pensare ad altro, non
      sapevo che fossi così profondamente addolorata, tu che hai
      avuto la bontà di perdonarmi molte cose. Non puoi immaginare
      quale impressione dolorosa e quale vergogna quando ho visto
      il male che ti avevo causato, e di cui non prevedevo le
      conseguenze. Vorrei porvi rimedio, ma ormai è ancora
      veramente possibile? Fra poco - forse - una volta liberatomi
      dai primi fastidi, con animo più libero potrò essere per te
      quale sempre vorrei essere.
      Ti abbraccio con tenerezza, se lo accetti


                                          B.D.  (…)

                Charles Baudelaire   da     Lettere alla madre 


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