domenica 7 ottobre 2018

IL DOLORE CHE TRASFORMA 2


(…) Porre il tema del lutto al centro della riflessione pedagogica
       significa inoltre riconoscere alla pedagogia una tensione
       filosofica intrinseca, rivendicare per essa il diritto- dovere di
       confrontarsi con le domande cruciali dell'esistenza. Quelle
       domande che costringono a un'interrogazione radicale su di sé
       e sul proprio modo di stare al mondo. Qui risiede il carattere
       propriamente ermeneutico dell'educazione, chiamata a
       sostenere l'individuo nell'interpretazione degli eventi dell'
       esistenza. Anche i più duri.
      Il lutto è un accadimento costitutivo della vita di ogni individuo
      una condizione esistenziale attraverso cui tutti siamo chiamati
      a passare. Si tratta di un cambiamento subìto e non voluto che
      comunque sia - avvia di per sé una profonda trasformazione.
      Diviene fondamentale cercare di abitare questa trasformazione
      e fare in modo che essa non avvenga senza di noi. Di qui la
      necessità di pensare e progettare delle pratiche eminentemente
      formative che consentano l'elaborazione personale e condivisa
      del vissuto di dolore.
      Al fondo di questo lavoro vi è la convinzione che la memoria e
      la narrazione siano gli strumenti fondamentali che ognuno di
      noi ha per fare esperienza, per vivere il cambiamento, e quindi
      per avere una presa maggiore su di sé. La memoria è al centro
      del processo di elaborazione: lavoro di memoria e lavoro del
      lutto si tengono insieme. Al tempo stesso, fare memoria si
      qualifica come impresa formativa dalla forte valenza etica.
      Significa assumere su di sé la responsabilità riguardo al senso
      e alla direzione che si vuole dare al proprio passato. E' proprio
      nei momenti di crisi, in cui tutte le certezze identitarie sono
      minate al fondo, che l'individuo deve appellarsi alla capacità
      di memorizzazione e alla possibilità di dotarsi di un nuovo
      racconto capace di restituire continuità, pur all'interno delle
      inevitabili fratture.  (…)


Mario Mapelli  da  Il dolore che trasforma ( Attraversare l'esperienza della perdita e del lutto )


1 commento:

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