sabato 27 ottobre 2018

IL RICORDO DI JOSEFA




                                          Posso salvarti dalle ore divorate...



IL RICORDO E IL SUO CATTIVO GIOCO

Il ricordo non mi lascia abbandonare il tuo viso
bellissimo, e la tua bocca dove il mondo si spalanca
come un calice profano.
Se la memoria non fosse così ostinata,
io ti avrei vinto.
Invece il ricordo è un aspro nemico:
è forte come è forte l'infelicità,
come è forte l'amore. E ancora nelle mie mani
la traccia delle tue si disegna
con dolcezza caparbia,
se per qualche istante il vino e la nostalgia
mi fanno pensare a te.


                                            ***


STANZA D' ALBERGO

Se c'era ancora una promessa
fra me e te, un'offerta
prolungata, una luce laggiù
da poter seguire;
se restava la speranza
- sebbene fosse una triste,
piccola speranza -
se anche le tue labbra
mai hanno pronunciato
la parola mortale che io desideravo
o qualcosa che le assomigliasse,
penso che ancora avrei trovato
una ragione per aspettarti.
E chissà se il commercio della carne
non fu - in qualche modo - una promessa .


                                         ***

I DONI DELLA MEMORIA

C'è un altro nella tua voce.
Se non avrò di nuovo il dono prezioso del tuo peso,
se il tuo collo non si piegherà ancora sotto il giogo
di una mia carezza, se le mie ginocchia mai più
imprigioneranno le ombre; se non tornerai
a torturarmi coi tuoi lenti
prodigi della carne e del desiderio,
guarda :
non mi interessa.
Posso ricordarmi di tutto, ricomporti,
salvarti dalle ore divorate;
posso vivere di quello che ti ho rubato,
della rendita d'amore che
abbandonasti nel mio letto
come una triste conchiglia



               Josefa  Parra     da    Alcoba del agua



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